martedì 17 dicembre 2013

Merry Christmas Cupcake: Io Domani Mattina Lavoro!

C'è chi si sposa, chi diventa mamma, chi riesce a tramutare in lavoro una passione, e chi, per la prima volta, e molto prima di quanto si sarebbe mai immaginata, pronuncia la frase: "Basta casino, io domani mattina lavoro!". Non specifico quale sia la mia categoria di appartenenza...


Il tempo passa, la vita cambia, così come le abitudini. Tutto ciò è normale. Quello che non è normale, però, è essere arrivata al mood pensionata disperata, direttamente dai festini universitari così: "senza passare dal VIA". 
Niente sposalizio, gravidanze e animali domestici, niente corse tra lavoro, scuola, pediatra e veterinario, eppure mi ritrovo qui, in pigiama di pile e calzettoni in lana rosa con risvolto e ricamo floreale, a suonare il campanello dei vicini di casa, per implorare un po' di silenzio. O per lo meno un altro repertorio. Cinque ore de "I più grandi successi di Ligabue", accompagnati da una chitarra scordata e un coro che tradisce uno smodato consumo di Tavernello, è davvero troppo.  



Ho già in mente un discorso, sono giovane, li capisco, in fondo non sono passati molti anni da quando quelle canzoni le cantavo io (mentre loro erano all'asilo), però è lunedì, insomma, c'è bisogno di rispetto... Ma sento solo delle risate soffocate dietro lo spioncino della porta. Hanno forse qualcosa da ridire sul mio look?

Per il momento non mi resta che trovare qualcosa da fare, attendendo un po' di tranquillità, però forse domani mattina potrei ascoltare "I più grandi successi di Ligabue" a palla al mio risveglio. Dopotutto, è un evergreen.



Se qualcuno si fosse chiesto perchè non scrivo da tempo, sappiate che ho avuto i miei NON validi motivi, e che mi mancate tanto. Vi lascio un'idea per una produzione notturna di dolci, mentre i vicini cantano stonati.


CUPCAKE MERRY CHRISTMAS 
(Base torta Quattro Quarti)

Ingredienti per 12 Cupcake
3 uova
zucchero: lo stesso peso delle uova
burro: lo stesso peso delle uova
farina 00: lo stesso perso delle uova
12 g di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
Ingredienti per la Crema al Burro
100g di burro a temperatura ambiente
250g di zucchero a velo
4 cucchiai di latte
1 bustina di vanillina
colorante alimentare verde
palline di zucchero colorate per decorare
Procedimento
Lavorare il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema. Poi aggiungere le uova e montare il tutto con le fruste elettriche. Aggiungere la farina setacciata, il lievito e la vanillina. Far cuocere in forno statico a 180 °C per circa 25 - 30 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare  dolcetti su una gratella.
Durante la cottura preparare la crema al burro amalgamando il burro, lo zucchero a velo, il latte, la vanillina ed il colorante, finchè il composto non diventa soffice. Guarnire le cupcake utilizzando la sac a poche.

giovedì 26 settembre 2013

Gnocchetti Sardi Vongole e Bottarga e Ingegneri ai Fornelli

Oggi vorrei parlare di una categoria spesso bistrattata ed in merito alla quale si sprecano pregiudizi: gli ingegneri.
Gli ingegneri sono persone che hanno studiato per sciogliere problemi difficilissimi, per trovare soluzioni a quesiti irrisolvibili e, soprattutto, per inventare metodologie, per l'appunto ingegnose, per realizzare QUALSIASI cosa.

Non vedo dunque perchè un gruppo di 4 ingegneri meccanici intento a preparare degli spaghetti vongole e bottarga, debba essere preso in giro per aver fatto scuocere la pasta, mentre era in corso la riunione per stabilire il diagramma di flusso di ottimizzazione del processo produttivo. 

Vediamo la documentazione fotografica che ritrae il team intento a stabilire in che sequenza e da chi debbano essere effettuate le operazioni cottura e condimento.
Forse qualcuno si sarà accorto che la foto ritrae solo 3 dei suddetti ingegneri, il quarto era occupato a risolvere un'equazione differenziale per scoprire il corretto tempo di cottura.



Purtroppo qualcosa è andato storto e il calcolo matematico ha richiesto più di quei 7-8 minuti necessari per cuocere gli spaghetti, ma si sa, l'ingegneria è una disciplina sperimentale. Cos'è in fondo il sacrificio di un chilo di spaghetti, se in cambio si può lasciare ai posteri l'equazione della cottura perfetta?

Io invece vi lascio la ricetta nella versione "gnocchetti sardi" realizzata dopo aver messo a punto la procedura!



GNOCCHETTI SARDI VONGOLE E BOTTARGA
Ingredienti per 4 persone
1 kg di vongole
400 g di gnocchetti sardi
2 spicchi d'aglio
bottarga di muggine in polvere
prezzemolo
sale
olio
Procedimento
Mettere le vongole a bagno in abbondante acqua salata per 2 o 3 ore, queste rilasceranno la sabbia e lo sporco. Se necessario ripetere l'operazione una seconda volta. Sciacquare bene le vongole. In una padella capiente far soffriggere due spicchi d'aglio tagliati a pezzetti, aggiungere le vongole, coprire con un coperchio e fa cuocere finchè le vongole non si saranno aperte. Scolare le vongole eliminado i gusci vuoti e tenere da parte l'acqua di cottura. Far cuocere gli gnocchetti sardi (ricordate l'equazione) e, nel frattempo, filtrare l'acqua di cottura delle vongole con un tovagliolo. Condire la pasta con le vongole, l'acqua di cottura precedentemente filtrata, bottarga in polvere e prezzemolo.

giovedì 19 settembre 2013

Torta Salata Fichi e Gorgonzola: Arrivederci Prova Costume!

L'altra sera ho sentito in televisione una grande verità: non dobbiamo disperarci per l'arrivo dell'inverno e del freddo, dell'accorciarsi delle giornate, dei cieli grigi e della pioggia. Dobbiamo invece gioire, è finita la prova costume! Per i prossimi sei mesi potremo nasconderci sotto i nostri comodi maglioni e non essere assalite da un pungente senso di colpa ogni volta che mangiamo qualcosa di diverso da una foglia di lattuga.

Non so voi, ma io, più di una volta, ho avuto l'istinto di nascondere l'insalata di riso sotto la sabbia, al passaggio di certe ragazze magrissime e abbronzatissime. La loro vista mi fa davvero innervosire. E poi, oltre ad invidiarle per la linea perfetta e l'assenza di eritema solare sulla pelle, provo una dirompente gelosia nei confronti della loro borsa, piccola e leggera. Non hanno bisogno nè del flacone di crema protezione 50+, nè del pranzo al sacco, visto che evidentemente non mangiano.



Per fortuna le armi di seduzione non si sfoderano solo sul bagnasciuga e l'autunno ci concede un vantaggio competitivo, amiche cuoche: sapremo bene cosa mettere in tavola, quando i nostri uomini ci chiederanno: "Cosa c'è di buono da mangiare oggi?".  E dopo una fetta o due di questa colpevolissima  torta salata e un buon bicchiere di vino, non sarà un problema se stiamo nascondendo qualcosa sotto il maglione largo!




TORTA SALATA FICHI E GORGONZOLA
Ingredienti
1 disco di pasta brisè
10 fichi
200 g di gorgonzola
200 ml di panna da cucina
250 g di ricotta
3 uova
Procedimento
Sbattere le uova con la panna. Stendere il disco di pasta brisè nella teglia, riempirlo con il gorgonzola a pezzetti alternato con i fichi pelati e divisi in due. Versare il composto di uova e panna. Infornare a 200°C per circa 45 minuti. 

P.S. Nono ho aggiunto sale, credo che la sapidità del gorgonzola si bilanci benissimo con la dolcezza dei fichi.
P.P.S. Potrebbe avere effetti indesiderati sulla linea anche gravi.

martedì 10 settembre 2013

Cupcake all'arancia: "Quando sarò Grande..."

Non vi capita mai di pensare "quando sarò grande" e di accorgervi tutto di un colpo di essere ormai grandi da un bel pezzo?

Accade così, inaspettatamente, arriva il giorno in cui gli adolescenti ti dicono "buongiorno signora" (signora a chi? non vedono come sono giovane e frizzante? vado anche il palestra!), gli studenti della porta accanto bussano per chiederti il sale e non per invitarti alla festa che stanno organizzando (eppure avevo la loro età solo dieci anni fa), e l'amica con cui facevi le vacanze da bambina ti invita a casa per conoscere il suo primogenito.



E ripensi ai viaggi in macchina dove, con quell'amica, inventavate storie fantastiche e cercavate le posizioni più improponibili, per dormire attorcigliate a mo' di contorsioniste sul sedile di dietro di una monovolume, mentre i vostri genitori vi sgridavano, perchè non guardavate fuori dal finestrino e non ascoltavate tuo papà declamare i contenuti della guida turistica.  

Poi nasce il piccolo Pietro e capisci che ormai è giunto il tempo di considerarsi grandi e iniziare a scaldare la voce, perchè da ora in poi sarete voi a leggere interessantissime digressioni storiche, e lui dovrà ascoltarvi ;-)

Una cosa è certa però, l'amore per i dolci resta immutato anche se si è diventate grandi! Benvenuto Pietro!




CUPCAKE ALL'ARANCIA

Ingredienti per 12 Cupcake
150g di burro a temperatura ambiente
125g di zucchero
3 uova
80g di farina
80g di fecola
1 cucchiaino da tè di lievito per dolci
la scorza grattugiata di un'arancia
Ingredienti per la Crema al Burro aromatizzata all'Arancia
100g di burro a temperatura ambiente
250g di zucchero a velo
4 cucchiai di succo di arancia
la scorza grattugiata di un'arancia
Procedimento
Lavorare il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema. Poi aggiungere le uova e montare il tutto con le fruste elettriche. Aggiungere poi le due farine setacciate, il lievito e la scorza di arancia grattugiata. Far cuocere in forno statico a 160 °C per circa 25 - 30 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare  dolcetti su una gratella.
Durante la cottura preparare la crema al burro amalgamando il burro, lo zucchero a velo, il succo e la scorza d'arancia, finchè il composto non diventa soffice. Guarnire le cupcake utilizzando la sac a poche.

venerdì 21 giugno 2013

Cupcake allo Zafferano ed un Premio per Voi!

Oggi chiedo venia. Diverse volte ho ricevuto menzioni positive o premi per il mio blog, ma  quasi mai ho trovato il tempo per rispondere ufficialmente e dedicare un post a ciascuno di questi riconoscimenti.
Vorrei dunque farmi perdonare, dedicando io, in prima persona, un originale premio ai miei lettori più fedeli: il premio Cuoca tra le Nuvole!



Ritirare il premio è facilissimo, basta seguire queste semplici regole:
  • Scrivere sul vostro blog un post a me dedicato, dove elencherete i molteplici motivi per cui non si può fare a meno di seguirmi e di adorarmi.
  • Realizzare un video mentre cucinate una delle mie ricette, ripetendo ininterrottamente lo slogan: "Se un'ottima ricetta vuoi preparare,  i piatti di Cuoca tra le Nuvole devi cucinare".
  • Piroetta e inchino alla fine del video: importantissimo.
  • Postare il video su tutti i social network esistenti, chi più ne ha più ne metta.
  • Inviarmi una fornitura per un anno di prodotti tipici, a seconda della vostra regione di provenienza. 
  • Lasciare un commento a questo post con il link all'articolo a me spontaneamente dedicato e la prova provata della pubblicazione del video.
A questo punto avrete l'onore di esporre PER SEMPRE il banner recante la scritta: "La fantastica Cuoca tra le Nuvole ha scelto me!"

Ed ora i nomi dei fortunatissimi vincitori... rullo di tamburi...


Paura eh?! Secondo me qualcuno di voi stava già tremando all'idea di essere stato scelto :-)
Era uno scherzo!

Quello che non è uno scherzo è il ringraziamento sincero verso tutti coloro che apprezzano le mie parole e le mie ricette e, tramite questo blog, mi sono vicini. Il premio più prezioso è dedicato a chi, ogni tanto, mi tira le orecchie per ricordarmi che non si sparisce dalla circolazione senza un valido motivo!

Vi saluto con la ricetta di queste profumatissime Cupcake allo Zafferano!



CUPCAKE ALLO ZAFFERANO

Ingredienti per 12 Cupcake 
(tratta dal libro Evviva i Cupcake di Leila Lindholm)
3 uova
250 g di zucchero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
100 g di burro
1 bustina di zafferano
100 ml di panna da montare
350 g di farina
2 cucchiaini di lievito in polvere
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di rum
Ingredienti per la glassa al formaggio fresco
60 g di burro
400g di zucchero a velo
1 cucchiaino di estratto di vanilgia
1 cucchiaio di succo di limone fresco
100 g di formaggio cremoso
1 bustina di zafferano (mia aggiunta)
cacao in polvere per decorare (mia aggiunta)

Procedimento
Scaldare il forno a 175°. Sbattere le uova, lo zucchero e la vaniglia finchè il composto diventa chiaro e spumoso. Sciogliere il burro con lo zafferano. Aggiungere la panna e portare ad ebollizione, quindi mescolare il tutto alle uova. Aromatizzare con il rum. Inserire i pirottini di carta nella teglia e riempirli con l'impasto per due terzi. Infornare per circa 15-20 minuti.
Durante la cottura preparare la glassa sbattendo il burro, lo zucchero a velo, la vaniglia, il succo di limone e il formaggio fresco cremoso finchè il composto non diventa soffice. Per un tocco di sapore e colore in più ho aggiunto una bustina di zafferano. Guarnire spolverizzando  con il cacao.

venerdì 31 maggio 2013

Risotto agli Asparagi Selvatici e Bottarga di Muggine e Oggettive Trascrizioni

Lui: "E' pronto? Ho fame!"
Lei: "Un minuto, devo fare le foto per il blog."
Lui: "Dai sbrigati!"
Lei: "Amore, ma non credi che dovremmo togliere la tovaglia a quadretti che copre la tavola? Mi sembra che si veda in trasparenza sotto la tovaglia bianca."
Lui: "Dai sbrigati!"
Lei: "Amore, ma non credi che nella foto si noteranno i quadretti della tovaglia che sta sotto?"
Lui:" No non si noteranno..."
Lei: "Sei sicuro?"
Lui: "Sì..."
Lei: "No, perchè mi sembra..."
Lui: "Mangiamo!"

Avete appena letto la trascrizione di un dialogo verificatosi nella mia cucina qualche tempo fa.  Onde evitare accuse di libera interpretazione dei fatti, lascio a voi i commenti sull'accaduto. So già che mi capirete.


RISOTTO AGLI ASPARAGI SELVATICI E BOTTARGA DI MUGGINE
Omaggio alla Sardegna (e a chi mi regala squisiti ingredienti...)

Ingredienti per 4 persone
16 pugni di riso (4 pugni per commensale)
1 scalogno
2 porri
300g di asparagi selvatici
bottarga di muggine grattugiata
1 bicchiere di vermentino di Sardegna
Procedimento
Preparare il brodo con la parte dura degli asparagi e due porri. Far appassire lo scalogno a fuoco lento con poco olio. Dopodichè unire il resto degli asparagi tagliati a tocchetti. Quando saranno ben rosolati, unire il riso facendolo tostare, poi bagnarlo con un bicchiere di vino bianco. Dopo che il vino sarà sfumato, bagnare poco a poco il riso con il brodo. A cottura quasi ultimata mantecare con due cucchiaini di bottarga grattugiata. Servire molto caldo, guarnendo il piatto spolverizzando ancora un poco di bottarga.


Questo risotto è frutto del bottino che ho portato a casa, dopo la mia ultima visita in Sardegna a casa della famiglia di Lui (sì Lui, proprio quello che non vuole farmi fare le foto ai piatti perchè ha troppa fame...). Asparagi selvatici raccolti con qualche difficoltà (forse qualcuno si ricorderà della mia avventura raccontata qui), bottarga di muggine e Vermentino. Con questi ingredienti il risultato è assicurato!



mercoledì 22 maggio 2013

Woopie Pie al Doppio Cioccolato e una Dedica Speciale

Molte, ma che dico molte, moltissime, ma che dico moltissime, innumerevoli persone si staranno chiedendo che fine io abbia fatto.

Il mio manager mi ha suggerito di sparire dalle scene per un po' di tempo, per diffondere sgomento tra i miei fan e generare un'aura di mistero intorno alla mia figura. Da più di un mese vado dunque in giro con occhiali scuri e baffi finti, per non essere riconosciuta. Peccato però che, nella prima pagina di qualsivoglia giornale, io non abbia ancora letto a caratteri cubitali: "Scomparsa Cuoca tra le Nuvole, folla impazzita per astinenza da post." Inoltre la colla sotto il naso sta iniziando ad irritarmi la pelle. 



Scherzo ovviamente! Come ogni artista che si rispetti, anche io ho i miei periodi. Picasso ha attraversato ad esempio il periodo blu e il periodo rosa, ora io sto attraversando il periodo minestra surgelata e scatoletta di tonno. Con grande rammarico, non ho neppure il tempo di cucinare, figuriamoci di assumere un manager e ascoltare i suoi consigli! :-P

Oggi però è un giorno speciale e non posso esimermi dal pubblicare una piccola ricetta dedicata al primo dei miei sostenitori, l'assaggiatore ufficiale, la mia fonte di ispirazione, l'oggetto dei miei regali culinari che, dopo settimane di astinenza da dolce, ha pronunciato la seguente frase: "E io che pensavo che avrei mangiato cup cake per tutta la vita..."




Poverino! In un attimo ho realizzato di essere una terribile aguzzina. Ma vi rendete conto di cosa è costretto a sopportare? Come biasimarlo. Devo cercare assolutamente di rimediare, nel frattempo cercherò di farmi momentaneamente perdonare con queste romantiche Woopie Pie al Doppio Cioccolato. Sono abbastanza golose per essere temporaneamente perdonati?





WHOOPIE PIE AL DOPPIO CIOCCOLATO
(dal libro Evviva i Cupcake di Leila Lindholm)

Ingredienti per 20 Woopie PIe
3 uova
250 g di zucchero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
50 g di burro
100 ml di panna acida
2 cucchiai di caffè freddo
350 g di farina
2 cucchiaini i lievito in polvere
4 cucchiai di cacao in polvere
1 pizzico di sale
100 g di cioccolato fondente al 70%

Ingredienti per la Glassa al Cioccolato Bianco
200 g di cioccolato bianco
200 g di formaggio fresco cremoso

Procedimento
Scaldare il forno a 175°C. Sbattere le uova, lo zucchero e la vaniglia finchè il composto diventa chiaro e spumoso. Sciogliere il burro, aggiungere la panna acida e il caffè e poi amalgamare il tutto al composto di uova. Mescolare la farina, il lievito, il cacao e il sale e unire il tutto delicatamente agli altri ingredienti. Spezzare grossolanamente il cioccolato fondente e scioglierlo a bagnomaria: aggiungerlo quindi al composto. Versare con un cucchiaio o con la tasca da pasticcere, piccole quantità di impasto sopra una teglia rivestita di carta da forno. Cuocere i Woopie Pie a più riprese al centro del forno, per circa 10 minuti. Lasciarli raffreddare completamente mentre si prepara la glassa al cioccolato bianco. 

Spezzare grossolanamente il cioccolato bianco e scioglierlo a bagnomaria. Sbattere il cioccolato bianco con il formaggio fresco e riempire una tasca da pasticcere con bocchetta a punta tonda. Versare la glassa sulla parte inferiore dei Woopie Pie e poi aggiungere la parte superiore (senza glassa).



giovedì 11 aprile 2013

Zuppa agli Asparagi e Look Domenicale

Fine settimana in Sardegna a casa dei genitori del mio Lui. Domenica mattina. Un raggio di sole fa capolino tra le nuvole dopo un periodo piovoso. Sveglia tardi, colazione con dolcetti fatti in casa. Lui dice: "Amore, preparati che andiamo a fare un giro prima di pranzo". Cosa si può chiedere di più?

Che bello! Piega ai capelli, trucco, vestitino carino, stivaletti e occhiali da sole. Sono pronta per la passeggiata domenicale. 



Lo trovo sulla porta, un po' impaziente, ad aspettarmi. Non capisco perchè, ci ho messo solo un'ora! Anche lui è pronto: tuta, scarpe da ginnastica, giacca a vento e... casco. Casco?!

"Facciamo un giro in moto.": dice.
"Ma non ho i vestiti adatti!": dico. Per l'altro mi sono appena fatta la piega!
"Ma dai, che vai bene così. Andiamo!": dice.

Ok non c'è problema, sarò come Audray Hepburn quando, in Vacanze Romane, scorrazza per la città con la gonna svolazzante, in sella ad una vespa, abbracciata a Cary Grant. Certo, Cary, in effetti, era in giacca e cravatta, ma la tuta vecchia non ruberà attimi di romanticismo alla nostra fantastica gita. Monto il sella, un po' impacciata con la borsetta sotto braccio, ma non mi faccio spaventare da questi insignificanti dettagli.



Si parte! Direzione: campagna... qualcosa mi dice che non sarò Audrey. Piuttosto, un'improvvisata esploratrice, dagli stivaletti infangati. Possibile aver interpretato in modo così diverso il concetto di "passeggiata domenicale"?

Diciamo che, percorrere un bucolico sentiero con quello che si è soliti chiamare il vestito buono, non era proprio ciò che mi aspettavo, però, devo dire che il mio quarto d'ora di romanticismo me lo sono guadagnato, visto che abbiamo raggiunto un meraviglioso punto panoramico con vista mare.

Inoltre ho imparato a riconoscere l'asparagina selvatica che, confesso, non avevo mai visto! E per questo vi dedico questa deliziosa zuppa.



ZUPPA AGLI ASPARAGI, PISELLI, MENTA ED ERBA CIPOLLINA
Ingredienti per 4 persone
300g di asparagi (meglio se selvatici)
250g di piselli
2 porri
menta
erba cipollina
Procedimento
Far bollire gli asparagi in acqua salata per una decina di minuti, scolarli e conservarne alcuni da parte. Nella stessa acqua far bollire i porri e i piselli. Quando saranno cotti, aggiungere gli asparagi, l'erba cipollina e la menta in quantità a piacere (alcune foglie saranno sufficienti) e passare il tutto con il passa verdura. 
Decorare con gli asparagi interi, erba cipollina e menta. Aggiungere un filo d'olio crudo.

Questa zuppa è stata ispirata, e liberamente modificata, dalla ricetta di "Oggi pane e salame, domani...". Trovate l'originale qui.

venerdì 5 aprile 2013

Risotto agli Asparagi e Donne al Volante

Qualche giorno fa, il mio ragazzo stava guardando quello che io sono solita definire un "programma di macchine". La definizione di "programma di macchine", nel mio vocabolario, corrisponde a: trasmissione televisiva, dove una stupenda ragazza dai lunghi capelli fluenti, elegantemente abbigliata, guida sbarazzina e sicura di sè, un nuovo modello di automobile, descrivendone  nel contempo, con dovizia di particolari, tutte le caratteristiche.


"La ragazza non mi inganna", ho pensato, "non è esperta (di motori) e a suo agio, come vuole far credere". Innanzitutto, una donna al volante non è sicura di sè, soprattutto se, come la suddetta ragazza, ai piedi, indossa delle magnifiche scarpe con tacco 12.  In secondo luogo, una donna al volante è troppo occupata a guidare, per avere tempo di parlare, se non per insultare gli altri automobilisti. Una donna in generale, non è interessata alle caratteristiche del mezzo di locomozione, bensì al fatto che il mezzo la porti a destinazione, inoltre, non è solita gattonare sensualmente sul sedile posteriore per raccogliere le buste della spesa, facendo in tal modo distrattamente fuoriuscire il contenuto della scollatura (a me al massimo fuoriesce il contenuto delle buste).

Forte delle mie riflessioni, ho dunque asserito: "Non trovi che questo programma avrebbe maggiore successo di pubblico se, a condurlo, ci fosse una persona veramente esperta, e non una ragazza che chiaramente non capisce nulla di quello che sta dicendo?"
Risposta: "No."


No e basta. No punto. E' proprio vero che la mentalità dell'uomo è proprio diversa da quella della donna. Un'appassionata di cucina non guarderebbe MAI un programma condotto da un bellissimo ragazzo, che, però, non sa preparare neanche un uovo sodo. Un'appassionato di motori, viceversa, non guarderebbe MAI un programma di macchine condotto da una persona esperta che, però, non ha il fisico da modella. 

Ho ragione no?! Oppure vi piacerebbe vedere Javier Barden in boxer e grembiulino che vi spiega (male) come si prepara un risotto primaverile agli asparagi? Io non lo tollererei proprio! ;-)



RISOTTO AGLI ASPARAGI
Ingredienti per 4 persone
16 pugni di riso (4 pugni per commensale)
1 scalogno
2 porri
300g di asparagi
parmigiano
1 bicchiere di vino
brodo vegetale
Procedimento
Preparare il brodo con la parte dura degli asparagi e due porri. Far appassire lo scalogno a fuoco lento con poco olio. Dopodichè unire gli asparagi tagliati a tocchetti. Quando saranno ben rosolati, unire il riso facendolo tostare, poi bagnarlo con un bicchiere di vino bianco. Dopo che il vino sarà sfumato, bagnare poco a poco il riso con il brodo vegetale. A cottura quasi ultimata mantecare con parmigiano grattugiato. Servire molto caldo, guarnendo il piatto con scaglie sempre di parmigiano.

Non è la prima volta che propongo il risotto agi asparagi, ma è uno dei miei piatti preferiti e poi, di questa stagione, gli asparargi non possono mancare!

venerdì 29 marzo 2013

Crostata con Crema al Limone, Fragole e More e Lettera Aperta a Luca (M.)

Caro Luca (M.), sono una tua grande ammiratrice, apprezzo molto il tuo lavoro: i tuoi dolci sono un connubio di scienza, maestria e creatività. Per me sei come la stella polare, seguo la tua luce che illumina il mio cammino, nella speranza di percorrere la via che porta all'arte della pasticceria. 

Dunque, con te come mentore, qualche giorno fa, ho tentato di realizzare la crostata perfetta. La strada, però, non è stata priva di difficoltà, soprattutto volendo seguire gli utilissimi suggerimenti contenuti nel tuo libro.



Innanzitutto non posseggo un termometro per alimenti per verificare che il burro sia ad esattamente 13°C prima di iniziare a impastare la frolla, tanto meno posseggo un abbattitore di temperatura, sebbene sia di dominio pubblico che è un oggetto che tutti dovrebbero avere a portata di mano in cucina, quindi ho dovuto farne a meno. In secondo luogo, ho compromesso le funzionalità della calcolatrice scientifica che avevo acquistato ai tempi dell'università, per affrontare l'esame di elettronica dello stato solido (per altro pagandola profumatamente), utilizzandola con le mani sporche di uova e farina. Però: se il burro non deve mai essere meno del 30% del peso della farina, ma mai più del 70%, e lo zucchero mai meno del 25% del peso della farina, ma mai più del 60%, e la pasta bisogna lavorarla velocemente per non modificare la temperatura del burro, e nel frattempo bisogna accendere il forno, ma suona il telefono, e, nel fare le cose di corsa, urto la confezione della farina, che si rovescia e mi avvolge in una nuvola bianca... Insomma: come faccio a ricordarmi di non inglobare negli ingredienti anche la calcolatrice, che stavo usando per risolvere l'equazione differenziale che mi proponevi nel capitolo "Pasta Frolla"? 

Comunque Luca, io ci ho provato, mettendoci il massimo impegno, seguendo il procedimenti alla lettera, perchè la pasticceria è una scienza esatta. Ho messo a dura prova il mio fidato "robottino" (non professionale - eresia! perdonami ti prego) e ho impiegato quasi un'intera giornata (non infrasettimanale, s'intende) per fare una crostata: tempo di preparazione, riposo in frigo di 3-4 ore, pulizia della cucina infarinata, stesura della pasta nella teglia, riposo in frigo di altri 30 minuti, cottura "in bianco". 



Sembrava tutto perfetto, ma l'imprevisto era dietro l'angolo. Dopo aver sfornato la crostata, mi è caduto del riso, che avevo utilizzato per tener ferma la carta forno appoggiata sulla torta,   direttamente sulla frolla. Il mio spiccato senso pratico mi ha suggerito di far DELICATAMENTE cadere quegli inopportuni chicchi nella spazzatura. Ebbene... è caduto tutto, insieme alle mie speranze di diventare una maestra pasticcera. 

Tranquillo Luca, ora sto bene, ho avuto solo una piccolissima crisi di pianto isterico, forse a causa dello stress da equazioni (mentre QUALCUNO ha avuto un'inspiegabile crisi di RISO isterico, tanto per rimanere in tema).  La cosa di cui non mi do pace però, è che non saprò mai se ero riuscita ad avvicinarmi almeno un po' alla tua frolla perfetta.

Mi perdonerai se, essendo imminente l'arrivo dei miei ospiti per cena, ho rifatto la crostata con il metodo classico (il mio però!).

Comunque sei sempre il mio mito! 




CROSTATA CON CREMA AL LIMONE, FRAGOLE E MORE

Ingredienti per la pasta frolla
250g di farina
150g di burro
100g di zucchero a velo
40g di tuorli d'uovo
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina
1 scorza grattugiata di limone

Ingredienti per la crema
200ml di acqua
il succo di 1 limone
la scorza grattugiata di 1 limone
60g di amido di mais
150g di zucchero
2 tuorli d'uovo
30g di burro

Ingredienti per la decorazione
1 cestino di more
1 cestino di fragole

Procedimento (metodo classico della Cuoca tra le Nuvole)
Impastare la frolla lavorando velocemente gli ingredienti con le mani. Avvolgere l'impasto nella pellicola trasparente e far riposare mezz'ora in frigorifero.
Nel frattempo preparare la crema. Mescolare in una casseruola l'acqua, lo zucchero, l'amido di mais, il succo e la buccia di limone. Quando tutti i grumi si saranno sciolti, cuocere a fuoco lento mescolando continuamente fino a che il composto non abbia raggiunto la consistenza di una crema. Togliere dal fuoco e incorporare a filo i tuorli precedentemente sbattuti con un cucchiaio d'acqua. Rimettere il tegame sul fuoco e aggiungere il burro a pezzetti. Mescolare finchè il burro non si sarà amalgamato completamente.
Togliere la frolla dal frigo e disporla nella teglia imburrata. Coprire con un foglio di carta da forno e con abbondanti fagioli secchi (o riso) affinchè la pasta non si gonfi durante la cottura. Infornare in forno ventilato a 180°C per circa 20 minuti.
Dopo averlo fatto raffreddare, riempire il disco di frolla con la crema e decorare con la frutta fresca.


Questo è in assoluto il mio dolce preferito, adoro questa crema al limone, la cui ricetta arriva da un vecchissimo giornale di mia mamma, che consultavo quando, anni orsono, muovevo i miei primi passi in cucina. E' decisamente una torta che "Vale" la pena provare, ed è per questo che la propongo per il Giveaway "qualcosa di dolce che... Vale" della fantastica Valentina. Se non la conoscete ancora, visitate il suo blog "La ricetta che Vale" dove troverete dolci strepitosi e anche qualche chicca salata. 




Concludo augurando a tutti voi una felicissima Pasqua! 

venerdì 22 marzo 2013

Tortine Speziate alle Mele e Dipendenze...

Ho scoperto di avere una nuova dipendenza, come se quelle da cioccolato e da shopping non rendessero già abbastanza complessa la mia vita. Adesso sono anche una "Comments Addicted".
Questo blog ha creato, non solo una persona che vieta ai sui ospiti di assaggiare il risotto prima di averlo fotografato, ma anche una drogata di commenti ai propri post.

Avete presente quando uscite con un ragazzo, e il giorno dopo fate click tipo 500 volte sul tasto "aggiorna" della posta elettronica, per verificare se vi ha scritto? Non sia mai che si presenti un problema di connessione internet. O quando attendete la fatidica telefonata dopo un colloquio di lavoro, e continuate e controllare se c'è campo (magari facendovi pure chiamare da un amico)?



Ecco, ormai sono ridotta così. Pubblico un post, e poi vado a vedere, più volte durante la giornata, se qualcuno mi ha scritto. Sono sulla cosiddetta via del non ritorno. Non mi resta che iniziare a vagare senza posa di notte, girando per casa in pigiama, con i capelli arruffati, una pinza di plastica color arancione evidenziatore in testa, ed un caffè in mano (e una bevanda energetica nell'altra). Tutto questo per non smettere di fare click sul tasto "aggiorna" del mio blog.

Ma cosa ci posso fare? E' davvero bello scoprire che ho fatto sorridere qualcuno, trovare parole di incoraggiamento, comunicare con persone con cui condivido l'amore per la cucina e il modo di vedere la vita.  Ormai non posso più smettere.

Anzi, adesso che ci penso, se ora state leggendo queste parole, e siete tra quelle persone che sono solite lasciare un commento in fondo alla pagina, sappiate che è tutta colpa vostra. Mi avete fatto assaggiare "roba buona" e ora ne sono dipendente. Quindi, ora avete il dovere morale di scrivermi SEMPRE, dal momento che siete responsabili della mia condizione. Con la pinza nei capelli poi, non mi sarei mai immaginata...

Oppure potete sempre partecipare ad una colletta per farmi trascorrere qualche mese in una clinica di lusso, di quelle dove vanno le attrici famose per disintossicarsi dalle dipendenze. Magari ne approfitto anche per una remise en forme completa, loro tornano sempre ringiovanite!



Se invece non siete soliti lasciare commenti, o siete capitati su questa pagina per caso, potete sempre fare oggi la vostra buona azione quotidiana, giusto perchè vi trovate di fronte ad un caso senza speranza. Con un piccolo gesto, regalerete un sorriso! ;-)

In cambio vi dedico una dolcissima ricetta (una variante della classica torta allo yogurt) per coccolarsi. Una di quelle ricette da fare quando si è tristi, ad esempio quando aggiornate il blog e non trovate nuovi messaggi dai vostri followers


TORTINE SPEZIATE ALLE MELE

Ingrdienti
1 vasetto di yogurt
3 uova
2 vasetti di zucchero
2 vasetti di farina
2 vasetti di fecola
1 vasetto di olio di oliva
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
la scorza grattugiata di un limone
1 cucchiaino di vaniglia
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di zenzero
1/2 cucchiaino di noce moscata
1/4 di cucchiaino di chiodi di garofano
4 mele

Procedimento
Sbucciare le mele e tagliatele a cubetti. Sbattere le uova con lo zucchero finchè il composto non sarà ben montato. Aggiungere lo yogurt, l'olio e successivamente tutti gli altri ingredienti "secchi". Infine incorporare le mele nell'impasto.
Distribuire il composto in tanti piccoli pirottini. Far cuocere in forno ventilato, preriscaldato a 180° per circa 20-25 minuti. Il solo profumo che si sprigionerà vi farà sorridere :-)

AVVERTENZE: Le Tortine Speziate alle Mele di Cuoca tra le Nuvole creano dipendenza. Assumerle solo per il tempo strettamente necessario e sotto controllo medico. Attenzione: le cliniche extralusso sono molto costose!

martedì 19 marzo 2013

Insalata di Salmone e Arance e Genitori "Riempi Frigo"

Quando i  miei genitori vengono a trovarmi, la cosa che più temo, è l'urlo scandalizzato davanti al frigorifero perennemente vuoto. Ordine e pulizia passano in secondo piano, di fronte al terribile dubbio che li assale: "Ma la nostra bambina, mangerà abbastanza?". 

Vorrei sottolineare che ci sono testimoni oculari, disposti a garantire che l'aggettivo che più mi si addice, non è certo deperita.

Inutile provare a far capire a mamma e papà che vivo sola, che spesso ceno fuori casa, che almeno due fine settimana al mese non ci sono... Niente li può fermare dalla loro missione: riempire il mio frigorifero. 




Inizia dunque la folle corsa al supermercato i cui scaffali vengono svuotati secondo i famosi criteri genitoriali.
"La vedo pallida": venti bistecche,
"Il pesce fa bene": cinque orate,
"Non può farsi mancare le vitamine": un carrello di frutta e verdura,
 "E se invita a cena qualche amico?": 1 kg di salmone affumicato.

Sì avete capito bene, un chilo! Meglio iniziare a pensare come smaltire tutto questo cibo. 
Per fortuna il mio congelatore è molto capiente: quello sì che è sempre pieno :-)





INSALATA DI SALMONE E ARANCE
Ingredienti 
Salmone affumicato
Arance
Songino
Olio, sale e pepe.

Procedimento
Preparare l'insalata! :-) 

venerdì 8 marzo 2013

Torta Mimosa e Ricordi...


In occasione della festa della donna ripubblico un vecchio post. Il tripudio di mimose che ho incontrato stamattina, durante il tragitto casa-lavoro, mi ha fatto ricordare che è passato esattamente un anno, da quando io e la mia amica Cristina abbiamo preparato la Torta Mimosa.
E' arrivata un po' di malinconia, ma anche la felicità di sapere che, nonostante il tempo che passa, accanto a me ci sono sempre persone speciali con cui preparare una torta e sognare. Auguri a tutte le donne.

Ed ecco un brano tratto da "Le mie memorie" :-)

...

Chi pensa che fare una torta significhi solo realizzare un buon dolce per soddisfare golosi palati, si sbaglia di grosso. Fare una torta significa voler bene, sognare, rilassarsi, condividere, capire, gioire e mille altre cose che si scoprono giorno dopo giorno. Se non siete convinti continuate a leggere...

UNA TORTA MIMOSA PER SOGNARE CON UN'AMICA

Qualche settimana fa Cristina mi ha detto di voler organizzare una cena con alcune amiche speciali e mi ha chiesto di aiutarla nella preparazione della torta. Non poteva esserci proposta più gradita, innanzi tutto io adoro cucinare, in particolar modo i dolci, ma soprattutto sarebbe stata l’occasione per sperimentare un’idea che da tempo ci frullava per la testa: una collaborazione “pasticcera”! Pasticceria e pasticci insomma.
Dal momento che la cena era fissata per l’8 marzo, Cristina ha proposto di preparare la Torta Mimosa. È partito dunque un frenetico scambio di mail in merito all'organizzazione della serata, a quale ricetta fosse meglio seguire e a come presentare il dolce (ci sarebbe piaciuto realizzare delle mini torte mimose, ma non avevamo l’attrezzatura adatta). Alla fine ci siamo orientate verso la Torta Mimosa Classica secondo la ricetta di Giallo Zafferano alla quale abbiamo apportato alcune piccole modifiche.
La preparazione è iniziata il lunedì sera, il mio fantastico robottino da cucina ha lavorato senza posa per impastare due sofficissimi pan di spagna. Nel mentre, io e Cristina siamo state “costrette” a chiacchierare nell’attesa che il composto fosse sufficientemente spumoso. Pettegolezzi, problemi, sogni, speranze. Trovo che cucinare con un’amica sia bellissimo, ti rilassa e lascia spazio alle confidenze: mescoli a tutti gli ingredienti parole che arrivano dal cuore. Poi abbiamo preparato la crema e impacchettato tutto ermeticamente visto che, alla faccia della primavera, stava diluviando, e Cristina doveva portare tutto a casa.
Per alcune ore non sono esistiti più il lavoro che non ci soddisfa e i problemi della vita di tutti i giorni, ma solo sorrisi, allegria e il sogno di aprire un cup cake bar o di metter su una società di organizzazione di eventi. Chissà se i nostri sogni resteranno tali, ma una cosa è certa: abbiamo passato una splendida serata, la squadra è vincente e ci aspettano nuove sfide culinarie!




UNA TORTA MIMOSA PER CAPIRE SE UN UOMO E' QUELLO GIUSTO

La seconda fase della realizzazione della torta si è svolta il mercoledì a Casa di Cri e Dino, il suo fidanzato. Lo scopo di Dino era quello di riposarsi, ma è stato caldamente invitato ad aiutarci. La divisione compiti è stata la seguente. Dino: montare la panna e dividere in due il primo pan di spagna. Cristina: aggiungere la panna montata alla crema già pronta e farcire la torta. Io: tagliare a cubetti perfettamente identici il secondo pan di spagna per la guarnitura. Tutti insieme: incollare i cubetti decorativi sulla torta.
Cosa c'entra questo con la ricerca del famigerato "uomo giusto"? Semplice. Anche se stanco dalla giornata Dino ci ha accolte sorridente (compresa l'amica terzo incomodo che sarei io) e ci ha aiutate nella preparazione del dolce (punto a suo favore). Mentre lavoravamo si vedeva quanto fosse felice della felicità della sua ragazza, tutta presa dalla torta e dall'organizzazione (punto a suo favore). E poi non dimentichiamo che ha anche tagliato in due parti perfettamente identiche il pan di spagna (e per questo gli darei due punti J).
Giunta le sera della cena, il povero Dino ha spontaneamente cercato asilo a casa di amici per assicurarci la nostra intimità di donne (e anche qui un punto non gleilo toglie nessuno), ma prima di andar via ha lasciato a casa una rosa rossa e un mazzo di mimose per ognuna di noi, con un biglietto: "Al mio amore e alle fantastiche Sfogliatelle" (Le Sfogliatelle è il nome del nostro meraviglioso corpo di ballo, ma questa è un'altra storia...). Il contatore dei punti è salito alle stelle e sta per rompersi! Che ne dite è l'uomo giusto per Cristina? Secondo me sì!




UNA TORTA MIMOSA PER FESTEGGIARE

La cena è stata perfetta, finalmente un po' di tempo per chiacchierare con calma: nuovi lavori, lavori che non piacciono, fidanzati e ricerche di fidanzati e un bel po' di "taglia e cuci" che non guasta mai!
Finalmente mettiamo a tavola la torta e riempiamo i bicchieri con lo spumante, a questo punto Cristina fa un annuncio a sorpresa: siamo tutte invitate al suo matrimonio! Urla di gioia e abbracci, nemmeno la scena di un film reggerebbe il confronto. Ci siamo tutte emozionate quando ci ha detto che, se immagina il suo ingresso in chiesa, sono nostri i volti che vede tra gli invitati. Qualcuna ha anche versato una lacrimuccia. E da quel momento... raffica di domande alla sposa!
Sono felice di aver condiviso l'organizzazione di un evento così importante, sono felice di essere stata lì e che non siano state necessarie parole per dirci quanto eravamo vicine, porterò sempre nel cuore lo sguardo e la gioia di Cristina. Auguri!




TORTA MIMOSA CLASSICA
Ingredienti per 2 pan di spagna del diametro di 22 cm
200g di farina
40 g di fecola di patate
4 uova intere
8 tuorli
220 g di zucchero
2 bustine di lievito per dolci
Ingredienti per la crema pasticcera
55g di farina
300 ml di latte fresco intero
300 ml di panna fresca liquida
8 tuorli
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
200 g di zucchero
Ingredienti per la bagna al liquore
100 ml di acqua
50ml di alchermes
50 g di zucchero

Ingredienti per la panna montata zuccherata
200 ml di panna fresca liquida
20 g di zucchero a velo

Procedimento
Unire le uova intere e lo zucchero e montare gli ingredienti per almeno 30 minuti a velocità elevata fino ad ottenere un composto ben gonfio. Aggiungere i tuorli e continuare a montare per altri 10 minuti. Aggiungere al composto la farina, la fecola e il lievito preventivamente setacciati e amalgamare delicatamente con una spatola con dei movimenti che vanno dal basso verso l’alto per incamerare aria. Versare l’impasto ottenuto in due teglie imburrate ed infarinate del diametro di circa 22 cm e cuocere in forno a 180-190 gradi per circa 30 minuti.
Nel frattempo preparare la crema pasticcera. Mettere in un tegame il latte e la panna e portare a sfiorare il bollore. In un altro tegame mettere i tuorli e lo zucchero e mescolare con un cucchiaio di legno,  poi aggiungere la farina e la vaniglia.  Poi unire il composto di latte e panna calda, quindi stemperare il tutto con una frusta. Accendere il fuoco e fare addensare, non appena la crema comincerà a sbuffare versare la crema in una teglia bassa e larga. Ricoprire la crema pasticcera con della pellicola trasparente che deve toccare la superficie della crema e mettere a raffreddare in frigorifero o in freezer.
Preparare la bagna facendo sciogliere in un pentolino lo zucchero assieme all’acqua e al liquore, quindi far raffreddare.
Montare la panna ben fredda con uno sbattitore: non appena comincerà a gonfiare unire lo zucchero a velo e portare a termine la montatura, poi mettere il tutto in frigorifero. Quando la crema pasticcera sarà fredda metterla in una ciotola e unire delicatamente la panna montata, tranne due cucchiaiate da tenere da parte.
Eliminare dai due pan di spagna la parte scura esterna, con un coltello dalla lama lunga dividere uno dei pan di spagna e ricavare due dischi di uguale spessore, tagliare l’altro a cubetti.
Per assemblare la torta inzuppare con la bagna il primo disco di pan di spagna e poi stendere un velo di panna montata zuccherata. Sopra la panna, stendere la crema pasticcera mista a panna e quindi appoggiare il secondo disco di pan di spagna. A questo punto ricoprire tutta la torta con la crema avanzata. Una volta ricoperta, passare alla decorazione facendo aderire i cubetti di pan di spagna alla crema che fungerà da collante. Far riposare la torta in frigorifero per almeno mezza giornata.



P.S. UNA TORTA MIMOSA PER CAPIRE COSA VOGLIO

Quando sono arrivata a casa loro per l'assembleggio della torta, Cristina a Dino si sono salutati come se non si vedessero da lungo tempo. Erano così felici di ritrovarsi la sera e di darsi un bacio. Io mi sono sentita una spettatrice un po' inopportuna in quel momento, ma anche molto fortunata, perchè vedendo loro, ho visto esattamente anche quello che voglio per me.