Lo sapevate che i fenicotteri rosa sono rosa perchè mangiano i gamberetti, rosa a loro volta? E che esistono anche i fenicotteri bianchi, che sono bianchi perchè non mangiano i gamberetti rosa?
Ebbene, io non lo sapevo, e sono stata più volte presa in giro, prima per la mia ignoranza, ed in seguito per la mia sapienza, visto che ora, quando diffondo questa notizia, nessuno ci crede.
"Il fenicottero rosa si alimenta solo di alghe e crostacei planctonici, che gli conferiscono il
caratteristico colore rosa, a causa del betacarotene in essi contenuto. Un
fenicottero ben nutrito e in salute è parecchio variopinto. Un fenicottero bianco o
pallido, comunque, di solito è malato o soffre di mancanza di cibo."
(fonte Wikipedia)
Svelata dunque la veridicità della mia precedente affermazione, a questo punto mi chiedo: perchè gli abitanti della Norvegia non sono tutti di color rosa acceso, data l'enorme quantità di gamberetti e salmone (alimenti ricchi di carotenoidi) che consumano?
Per motivi di lavoro, ogni anno nel mese di giugno, vado in Norvegia per alcuni giorni, in un piccolo paese a 100 Km a sud di Oslo. Durante queste mie brevi visite, ho potuto imparare i fondamenti dell'alimentazione del posto: salmone, gamberetti, pane e birra.
N.B. Non faticate inutilmente cercando di comprare una semplice bottiglia d'acqua, non esiste, se non AROMATIZZATA... e poi costa più della birra!
Ad ogni modo non si può sfuggire ai carotenoidi. Affumicati, bolliti, grigliati, in umido, cosparsi di panna e salsine: il salmone e i gamberetti diventeranno un incubo a colazione, pranzo e cena. Per quanto li si possa in genere trovare invitanti, state pur certi che, dopo un viaggio in Norvegia, non vorrete neppure rivedere le foto del pranzo di Natale, dove, sullo sfondo, dietro le vostre facce sorridenti, compaiono le classiche tartine al salmone, che qualche zia è solita propinarci in occasione delle riunioni di famiglia.
Ma, nonostante il salmone ed i gamberetti che mi perseguitano, ogni anno, vale sempre la pena ritornare in questo incantevole paese dove d'estate non arriva mai la notte, e dove, dopo un meeting di lavoro, puoi fare una gita in barca a vela nei fiordi, approdare su un'isoletta dalla natura rigogliosa, stendere una striscia di carta alluminio lunga quattro metri e rovesciarci sopra cinque cassette di gamberetti per dare inizio ad un "very typical Norwegian dinner!!!".
A questo punto, a tutti i partecipanti al convegno, non resta che sedersi attorno ai signori gamberetti ed iniziare a sgusciarli. Ci si passano birre e tubetti di maionese senza preoccuparsi di avere le mani sporche e appiccicaticce e si realizzano deliziose tartine (il typical Norwegian dinner appunto!).
Queste tartine si chiamano smørbrød e sono sempre presenti sulle tavole norvegesi, oltre che con i gamberetti, sono per lo più servite con salmone, ma anche con uova strapazzate. Vi lascio quindi la ricetta dello
smørbrød da me realizzato sull'isola.
SMØRBRØD CON GAMBERETTI E ANETO
Ingredienti
pane casareccio affettato
gamberetti
maionese (o burro salato)
aneto
Procedimento
Bollire e sgusciare i gamberetti, disporli sul pane, guarnire con maionese e aneto fresco. In alternativa cospargere il pane con il burro salato e coprirlo poi con i gamberetti e l'aneto. In questo caso la maionese non l'aggiungerei ;-)
Vi lascio con un paio di foto, gentilmente donate per il mio blog dal mio amico Giorgio (una tra le persone con cui ho condiviso questa avventura). La prima è stata scattata alle dieci di sera dall'isolotto su cui siamo approdati e abbiamo gustato la nostra cena, la seconda circa un'ora dopo, durante il ritorno in barca a vela. Un consiglio: "visit Norway!" (e non ricevo nessun contributo dall'ente di promozione turistica). Incredibile luce vero? Ho già nostalgia...
pane casareccio affettato
gamberetti
maionese (o burro salato)
aneto
Procedimento
Bollire e sgusciare i gamberetti, disporli sul pane, guarnire con maionese e aneto fresco. In alternativa cospargere il pane con il burro salato e coprirlo poi con i gamberetti e l'aneto. In questo caso la maionese non l'aggiungerei ;-)
Vi lascio con un paio di foto, gentilmente donate per il mio blog dal mio amico Giorgio (una tra le persone con cui ho condiviso questa avventura). La prima è stata scattata alle dieci di sera dall'isolotto su cui siamo approdati e abbiamo gustato la nostra cena, la seconda circa un'ora dopo, durante il ritorno in barca a vela. Un consiglio: "visit Norway!" (e non ricevo nessun contributo dall'ente di promozione turistica). Incredibile luce vero? Ho già nostalgia...