lunedì 19 novembre 2012

Un uomo al Tè delle Cinque: Torta Quattro Quarti alla Vaniglia

"Amore, domenica pomeriggio andiamo a prendere il tè delle cinque con le mie amiche, va bene?" 
"Ehmm... sì che bello... ma possiamo andare dopo le partite?"
"Come dopo le partite?! Non mi vorrai dire che le partite sono più importanti del fatto che non vedo la mie amiche da un sacco di tempo!"
"Nooooo, certo che no!"
Segue un immediato aggiornamento di tutti i siti internet visualizzabili da cellulare, per rimanere costantemente informato sulla classifica di campionato.

Ecco un esempio di pianificazione della domenica. Effettivamente mi sento un po' in colpa: un pomeriggio tra donne non è certo la massima aspirazione per un uomo, nemmeno per il migliore dei fidanzati. Però le mie amiche sono molto simpatiche, in più la padrona di casa, che ci ospiterà per il tè, ha un ometto che va per i due anni: sono certa che ci divertiremo e che i ragazzi si capiranno al volo.

Quindi saliamo in macchina e andiamo a prendere l'amica numero uno. La radio è sintonizzata sul un canale sportivo, che noia, ma sono intenzionata a sovrastare le cronache calcistiche con commenti su nuovi acquisti, cosmetici e film d'essai. Lei però ha una reazione inaspettata: mostra interesse verso i risultati delle partite e scambia opinioni con il mio ragazzo! 
Non conoscevo questo suo lato... o forse sono io che non le ho mai dato la possibilità di esternarlo? Ad ogni modo proseguiamo, recupereremo dopo, con tante chiacchiere al femminile.



Raggiungiamo dunque la seconda amica che ci accoglie con un profumatissimo tè fumante  e delle deliziose girelle danesi alla cannella. Altro che campionato, questa sì che è vita: parliamo animatamente di tutte le cose che ci sono successe nell'ultimo periodo e dei progetti futuri mentre l'ometto cerca di assaggiare tutti i dolcetti che ci sono sul tavolo, come biasimarlo! Giunge quindi il momento divano: continuano le chiacchiere, intervallate da giochi con pupazzi, macchinine e libri illustrati. Perfetto. E diciamo la verità: gli adulti non aspettano altro che tornare bambini! 

"Inizia il gran premio vi interessa?" Come il gran premio?! Ma non è dopo pranzo? Ah già, è negli Stati Uniti, c'è il fuso orario... Ad ogni modo le risposte sono: sì, sì, sì e per finire sì. Caspita, sono in minoranza, non me lo sarei mai aspettata. 
Divano, televisione sintonizzata sulla Formula 1, amiche appassionate di Formula 1 (e di calcio) e ometto pilota: e io che avevo paura che il mio ragazzo si sarebbe annoiato! Non mi resta che giocare con un libro illustrato (evviva, non vedevo l'ora!), ce n'è giusto uno sui "Piccoli Chef", fantastico, ci sono anche gli ingredienti staccabili :-)



Anche noi abbiamo preparato un dolce per l'occasione. Dico noi, perchè il mio ragazzo è stato coinvolto, oltre che nel pomeriggio tra amiche, anche nella realizzazione di una torta Quattro Quarti, a mio parere adattissima al tè delle cinque. A forza di ricoprire il ruolo di addetto al robot da cucina, Lui sta diventando sempre più bravo, non è che la prossima volta terrà le fila anche dei discorsi "culinari"? 


TORTA QUATTRO QUARTI ALLA VANIGLIA


Ingredienti
2 uova (115 g nel mio caso)
115 g di burro morbido
115 g di zucchero
115 g di farina 00
2 bustine di vanillina
8 g di di lievito per dolci (1/2 bustina)
1 pizzico di sale

Procedimento
Montare con delle fruste elettriche lo zucchero con il burro morbido, il pizzico di sale e la vanillina. Aggiungere le uova e poi la farina miscelata al lievito. Versare il composto in uno stampo da plum cake e far cuocere in forno a 170° per 20 - 30 minuti circa (vale sempre la prova stecchino).

La torta Quattro Quarti si chiama così proprio perchè vengono mantenute le proporzioni tra i quattro ingredienti principali. E' molto importante quindi pesare le uova ed utilizzare lo stesso peso di burro, zucchero e farina. Per una torta più grande basterà aumentare il numero delle uova e il peso degli altri ingredienti di conseguenza (nonchè la quantità di lievito). 

E siccome la torta Quattro Quarti è buonissima anche a colazione (sempre che ne avanzi un po'), con questa ricetta partecipo al contest Colazione Sopraffina della Cuochina Sopraffina.




lunedì 12 novembre 2012

Dinamiche da "Food Event" e Torta Salata alle Melanzane e Semi di Finocchio

Ebbene sì, anche io ho finalmente partecipato ad uno dei tanti, ormai di gran moda, Food Event. Più che "partecipato", forse il termine corretto è "presenziato", dal momento che il mio ruolo è stato semplicemente quello di ascoltatrice e... osservatrice. 

Sono stata invitata da una mia cara amica, una bravissima Food Blogger, padrona di casa in occasione di un incontro in onore della cucina siciliana a Milano. Lungi da me voler riassumere il contenuto degli interessantissimi interventi di esperti del settore, non ne sarei all'altezza, quello che mi piacerebbe raccontare sono invece le "dinamiche da Food Event" che ho potuto analizzare con occhio clinico.

Popolazione presente: 30% esperti o appassionati di Food con un alto livello di preparazione in materia, 70% anziane signore dai capelli cotonati sfoggianti vestito buono, vistosi gioielli e pennellate di trucco piuttosto acceso.
Mentre sul volto dei cosiddetti foodie si delineava un'espressione di piacere ed ammirazione quasi estatica di fronte alle parole degli chef, che evocavano profumi e sapori di Sicilia, man mano che passava il tempo, lo sguardo delle anziane signore diventava sempre più impaziente e bramoso del momento degustazione. Posto a sedere vicino al tavolo degli assaggi e borsetta sulle ginocchia: ho capito subito che il loro vero interesse non era capire come si produce vino biodinamico, ma berne a più non posso!



Altro che riflessi rallentati dalla vecchiaia! Non appena sono stati spenti i microfoni, con scatto felino, le signore si sono avventate sul buffet usando velocità e scaltrezza per arraffare più pietanze possibili, in una battaglia all'ultimo sangue a suon di sorrisi e sgambetti. Io non ho neanche provato ad avvicinarmi al tavolo, era troppa la paura di ricevere in testa una pochette vintage in pelle di coccodrillo,  inavvertitamente s'intende. 

Volendo citare un leggendario film, "ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare". Ci si potrebbe chiedere se non siano umane anche le anziane signore. Ebbene no. La risposta è no. Sono donne bioniche capaci di incassare calci, gomitate e spallate pur di addentare l'agognato finger food (nonchè il delizioso mini vassoio in bambù, senza accorgersi che quello non si mangia).

Poveri foodie e poveri chef, che sono stati bruscamente risvegliati dal loro idillio enogastronomico dagli schiamazzi delle professioniste della degustazione. E mentre uno dei cuochi assisteva inerme alla fine così poco poetica delle sue creazioni, si sentivano in sottofondo frasi come: "Delicatissimi questi assaggi!" (forse riferendosi al fatto che il vassoio doveva essere realizzato con un materiale più resistente per sopravvivere agli assalti?) e "Che profumo questi fichi d'india!" (mentre i frutti, usati per decorare la tavola, venivano infilati con "estrema discrezione" nelle pochette vintage in pelle di coccodrillo).



Vi lascio una ricetta ispirata alla Sicilia adatta sia come piatto unico che per un buffet, se servita in mono porzioni. Ma se fossi in voi non inviterei le suddette professioniste!

TORTA SALATA ALLE MELANZANE E SEMI DI FINOCCHIO
Ingredienti
1 disco di pasta sfoglia
2 melanzane
250g di ricotta di pecora
1 cucchiaio di semi di finocchio
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
3 uova
sale e pepe
Procedimento
Tagliare le melanzane a cubetti, salarle e lasciarle riposare per un'ora, poi sciacquarle bene ed asciugarle. Sbattere le uova, unire la ricotta, il parmigiano, i semi di finocchio, sale e pepe q.b. e le melanzane a cubetti. Disporre il disco di pasta sfoglia nella teglia, riempire con il composto e ripiegare i bordi della sfoglia sul ripieno. Infornare a 200°C e far cuocere per un’ora.


martedì 30 ottobre 2012

I Biscotti della Domenica Piovosa e il Cookie Swap

Cosa fare una domenica grigia, fredda e piovosa? Innanzitutto alzarsi tardissimo, poi, ovviamente, preparare un ottimo pranzo della domenica. Dopodichè riposino sul divano, possibilmente non disturbato dalla voce di un cronista sportivo che descrive animatamente una partita (ma qualcuno insiste sempre per dormire cullato da melodiosi commenti calcistici...). 
La giornata però è lunga e, non potendo purtroppo dedicarsi alle attività all'aria aperta, ci si può dedicare ai biscotti! Che bello impastare senza fretta, stendere la frolla, infornare il tutto e sentire un dolce profumo che invade la casa. E che bello avere accanto qualcuno impaziente che i biscotti si raffreddino, per bagnarli nel tè a metà pomeriggio. 
Devo dire che io, in generale, odio il grigio e la pioggia, che non mi permettono di sfogare la mia iperattività fuori dalle mura casalinghe, ma effettivamente non sempre tutti i mali vengono per nuocere :-)


Approfitto della "pausa biscotto" per invitarvi a partecipare ad un'iniziativa davvero "buona": il Cookie Swap. I food blogger di tutto il mondo sono invitati a scambiarsi deliziosi biscotti home made: avete capito bene, qui non si condividono semplicemente ricette, ma si inviano e ricevono biscotti veri!
Lo scopo è quello di mettere in contatto diretto i food blogger e contribuire, con una tassa di iscrizione di 4 dollari, ad un progetto a favore dei bambini malati di cancro: Cookies for Kids' Cancer.


Avete tempo fino al 5 novembre per iscrivervi, io l'ho già fatto! Trovate tutti i dettagli per partecipare qui.
Ora vi lascio la mia ricetta dei biscotti che ho preparato, letta su Giallozafferano. Scusate per la pessima qualità delle foto, scattate con il cellulare.



BISCOTTI DELLA DOMENICA PIOVOSA

Ingredienti 
100 g di burro morbido
100 g di zucchero
300 g di farina 00
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
scorza grattugiata di 1 limone

Procedimento
Amalgamare tutti gli ingredienti fino al ottenere un impasto liscio ed omogeneo, da far riposare almeno un ora in frigorifero. Stendere l’impasto in una sfoglia dello spessore di circa 1/2 cm. Disporre i biscotti su una teglia teglia e cuocere in forno a 180° per circa 15-20 minuti.


RINGRAZIAMENTI
Oggi inauguro una sezione ringraziamenti, dedicata a tutti coloro che seguono le mie avventure, leggono ogni parola di quello che scrivo e non mancano mai di lasciarmi un commento per tirarmi su il morale quando ne ho bisogno. Non so spiegare bene perchè ho iniziato a scrivere su questo blog, le motivazioni sono molteplici, però posso dire con certezza che è un'avventura bellissima, grazie alle persone che ho incontrato. Un abbraccio!

lunedì 22 ottobre 2012

Iniziamo bene la settimana: rientro con Cupcake!

Nuovo capitolo della mia personale enciclopedia medica: aggiunto. Scambio di opinioni su farmaci e affini con simpatiche vecchiette nella sala di attesa del dottore: fatto. Traumatico rientro in ufficio: ce l'ho. Prolungata assenza dal blog causa malattia e tristezza: come sopra.
Se poi vogliamo aggiungere che ho scoperto di avere un orribile nuovo taglio di capelli (con la piega fatta dalla parrucchiera sembrava fantastico...), che ho rovinato la cenetta per il mio ragazzo, programmata da giorni, bruciando miseramente il sugo di funghi porcini, e che non posso neanche consolarmi abbuffandomi di dolci, visto che l'inattività causata dal mio stato di salute, più consono ad un'ottuagenaria che a me, ha fatto lievitare la zona centrale del mio corpo in modo preoccupante, si può concludere che la mia vita è un disastro! :-)

A parte gli scherzi, il periodo non è dei migliori (non l'ho mai detto vero?!), però ho deciso di iniziare bene la settimana, rientrando finalmente nella mia Cucina tra le Nuvole per partecipare alla sfida Un dolce al mese di Morena in Cucina relativa alle mie adorate cupcake. Non potevo mancare, quindi ripropongo due dei miei "esperimenti meglio riusciti". 

Buona settimana!


CUPCAKE AL PISTACCHIO CON GLASSA AL CACAO
(per il post originale leggere qui)

Ingredienti per 14 Cupcake
250 g di burro morbido
250 g di zucchero
150 g di farina 00
100 g di pistacchi tritati
4 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di vaniglia in polvere

Procedimento
Montare lo zucchero con il burro morbido, il pizzico di sale e la vaniglia. Aggiungere le uova e poi la farina miscelata al lievito e i pistacchi tritati. Versare il composto nei pirottini e far cuocere in forno a 180° per 20 minuti circa.

Ingredienti per la Glassa al Cacao
115 g di burro a temperatura ambiente
500 g di zucchero a velo
3-4 cucchiai di cacao amaro
3-4 cucchiai di latte
Procedimento
In un contenitore capiente amalgamare con delle fruste elettriche il burro, lo zucchero, il latte, il cacao e metà dello zucchero a velo, fintanto che il composto non sarà cremoso ed omogeneo. Aggiungere lentamente il restante zucchero a velo continuando a lavorare il composto. Guarnire le cupcake con la glassa al cacao.








CUPCAKE AL TE' MACHA CON CREMA ALLA FRAGOLA
(per chi si fosse perso questa fantastica avventura nella Milano della moda guardare qui)

Ingredienti per 12 Cupcake
115 g di burro a temperatura ambiente
200 g di farina
200 g di zucchero
120 ml di latte
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaio di tè macha
1 pizzico di sale
marmellata di fragole
Procedimento
Lavorare il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema. Poi aggiungere le uova e montare il tutto con le fruste elettriche. Aggiungere poi le la farina setacciata, il lievito, il latte, il tè ed un pizzico di sale. Far cuocere in forno a 180 °C per circa 20 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare  dolcetti su una gratella. Quando le cupcake saranno fredde praticare un piccolo foro sulla parte superiore e riempirlo di marmellata di fragole

Ingredienti per la Crema alla Fragola
115 g di burro a temperatura ambiente
500 g di zucchero a velo
4-5 fragole frullate
Procedimento
In un contenitore capiente amalgamare con delle fruste elettriche il burro, lo zucchero, le fragole frullate e metà dello zucchero a velo, fintanto che il composto non sarà cremoso ed omogeneo. Aggiungere lentamente il restante zucchero a velo continuando a lavorare il composto. Guarnire le cupcake con la crema alla fragola.





Con queste ricette partecipo al contest di Morena in Cucina, Un dolce al Mese - Ottobre 2012: Muffin e Cupcake.





venerdì 5 ottobre 2012

Primo Esperimento di Cake Design: Torta di Compleanno a Sorpresa!

Cucinare è un modo per prendersi cura delle persone a cui vogliamo bene, per coccolarle e anche per far loro belle sorprese. Cosa c'è di meglio dunque di una inaspettata e fantastica torta per festeggiare il compleanno di colui che amiamo di più al mondo?
Bisogna però organizzare tutto per bene e non lasciare niente al caso. Riuscire a realizzare la "Torta dei Suoi Sogni" in gran segreto è un progetto ambizioso e richiede organizzazione, precisione e meticolosa pianificazione di ogni "fase preparatoria". Tutto ciò l'ho imparato realizzando la torta di compleanno per il mio ragazzo. 

La mia missione segreta è iniziata una settimana prima della data prevista per i festeggiamenti con la fase "Spesa". Con in tasca una minuziosa lista di ingredienti, mi sono recata al supermercato per acquistare tutto il necessario e anche di più. Infatti ho pensato di fare un po' di scorta, in caso qualcosa fosse andato storto (e per fortuna che l'ho fatto...). Con fare felino, ho infilato solo 24 uova nel carrello della spesa (melius abundare quam deficere!) senza dare nell'occhio. Lui non si è affatto insospettito... credo :-)



A questo punto è iniziata la fase "Calcoli". Munita di calcolatrice scientifica, che non sfoderavo dai tempi dell'università, ho effettuato elaboratissimi conteggi per modificare le dosi della ricetta che ero intenzionata a seguire, per renderle adatte alle mie teglie. Io la teglia da 30 cm di diametro non ce l'ho! Dato lo sforzo e la quantità di fumo che mi è uscito dalle orecchie per usura eccessiva dei neuroni, mi meriterei un dottorato ad honorem in Ricette e Proporzioni.

Terza fase:  "Pan di Spagna". Questa fase è risultata particolarmente istruttiva: mai riempire eccessivamente il proprio robottino da cucina, se non si è estremamente sicuri della sua capienza e, soprattutto, se non si è consapevoli di quando possano aumentare di volume tutte quelle uova montate con le fruste. Volendo realizzare l'impasto di due pan di spagna contemporaneamente, ho ottenuto soltanto un composto impazzito che strabordava fuori dal suo contenitore, invadendo tutta la cucina! Unica consolazione: avevo le uova di scorta :-)

La fase "Crema Pasticcera" si è svolta senza intoppi e le amiche mi hanno fornito l'alibi per l'ennesima sera misteriosamente passata in casa. Grazie!


La quinta ed ultima fase è stata "Farcitura e Decorazione". Anche qui ho imparato molto: mai improvvisarsi maestra assemblatrice e decoratrice a poche ore dalla festa! Ma le famose Cake Designer  hanno studiato Scienza delle Costruzioni e hanno alle loro dipendenze un Direttore Lavori e un Responsabile della Sicurezza, come in ogni cantiere che si rispetti? La mia torta ha rischiato il crollo in più di un'occasione.

Ma tutto è bene quel che finisce bene. Sono stata agitata fino al momento della consegna, ma il suo sorriso mi ha illuminata (e tranquillizzata). Anche se i "bassorilievi" non erano proprio perfetti, la torta ha colpito nel segno: lui era felicissimo e ne ha mangiato tre fette :-) 





TORTA DI COMPLEANNO A SORPRESA 
(Ricetta tratta dal libro "La Torta che Vorrei" di Letizia Grella)

Ingredienti per il Pan di Spagna Grande (Tortiera da 24 cm di diametro)
6 uova
200 g di farina
200 g di zucchero
1 bustina di lievito per dolci (facoltativo)
burro per la teglia
Ingredienti per il Pan di Spagna Piccolo (Tortiera da 18 cm di diametro)
3 uova
100 g di farina
100 g di zucchero
1/2 bustina di lievito per dolci (facoltativo)
burro per la teglia
Procedimento
Mettere le uova nello sbattitore elettrico (realizzare i due Pan di Spagna separatamente!), aggiungere lo zucchero e sbattere il composto ad alta velocità. Fare montare bene per ottenere un composto molto spumoso: ci vorrà almeno mezz'ora per realizzare la giusta consistenza. Trasferire il composto in una ciotola, unire poco alla volta la farina setacciata al lievito, amalgamando molto lentamente e compiendo dei movimenti rotatori dal basso verso l'alto per incorporare aria e non smontare il composto. Chi è poco esperto può utilizzare il lievito per ottenere un impasto alto e soffice (io l'ho usato). Quando si avrà acquisito dimestichezza, andrà eliminato. 
Preriscaldare il forno a 150-170 °C, imburrare e infarinare la teglia e versarvi il composto. Infornare per circa 20-30 minuti (Pan di Spagna Piccolo - Pan di Spagna Grande). Per verificare la cottura infilare uno stuzzicadenti nel Pan di Spagna: se si ritira completamente asciutto è pronto. Sfornarlo rovesciandolo o aprendo la cerniera a seconda del tipo di teglia utilizzata.



Ingredienti per la Crema Pasticcera (per la farcia)
4 tuorli
100 g di zucchero
50 g di farina
1/2 litro di latte
la scorza grattugiata di un limone
estratto puro di vaniglia
ghiaccio
Procedimento
Mettere i tuorli nella casseruola in cui verrà cotta la crema, aggiungere lo zucchero e con la frusta mescolare bene, facendolo assorbire completamente. Aggiungere la farina setacciata, mescolare con cura e far assorbire completamente. Aggiungere il latte in cui sarò stato messo un cucchiaino di estratto di vaniglia a caldo, poco alla volta e facendolo assorbire ogni volta che verrà aggiunto. Unire la scorza di limone, mettere su fuoco basso e far cuocere, mescolando continuamente per non far attaccare la crema al fondo della pentola. Portare lentamente ad ebollizione, finchè la crema non si sarà addensata. Una volta raggiunta l'ebollizione, continuare a cuocere per circa 5 minuti. Togliere dal fuoco e ricoprire con la pellicola per alimenti, facendola aderire alle crema. Mettere a raffreddare in acqua fredda con ghiaccio per abbattere subito la temperatura.

Ingredienti per la Bagna
100 ml di acqua
50 ml di Alchermes
50g di zucchero
(per la bagna: fonte Giallo Zafferano. N.B. Non ho utilizzato tutta la bagna per evitare il collasso della torta) 



Ingredienti per la Farcitura e Copertura
1 kg di pasta di zucchero già colorata
Crema Pasticcera
Bagna per Pan di Spagna
Panna Fresca
Procedimento
Tagliare a metà ciascun Pan di Spagna. Bagnarlo con uno sciroppo a piacere, senza impregnarlo troppo, perchè altrimenti la torta potrebbe collassare sotto il peso della copertura di zucchero. Farcire con la Crema Pasticcera, con una spatola ricoprire il Pan di Spagna con un sottile strato di panna fresca montata livellando le eventuali imperfezioni. La panna serve da "collante per la pasta di zucchero. Mettere in frigorifero a rassodare prima di ricoprire con la pasta di zucchero per almeno 12 ore. 
Lavorare la pasta di zucchero aiutandosi con un sacchettino di garza pieno di fecola di mais per non farla attaccare alle mani e al piano di lavoro. Stendere la pasta con il matterello fino a raggiungere il diametro desiderato. Avvolgere la sfoglia di pasta attorno al matterello. Ricoprire la torta. Con le mani far aderire bene la pasta di zucchero alla torta. Usando una rotella taglia pizza, tagliare la pasta in eccesso. Levigare bene tutta la superficie della torta con una spatola e procedere alla decorazione. 

Assemblaggio della Torta a due Piani
Per l'assemblaggio della torta a due piani munirsi delle apposite cannucce di plastica o bastoncini di legno. Mettere una cannuccia vicina alla torta base e con una matita segnare l'altezza della torta. Ritagliare quattro cannucce dell'altezza della torta e infilarle al centro della torta base, inserendole fino in fondo in modo che non sporgano. Appoggiare sopra la torta più piccola e cominciare a decorare la torta.

Decorazione della Torta
Realizzare le decorazioni tagliando la Pasta di zucchero con i taglia biscotti della forma desiderare. Incollare le decorazioni bagnando con un po' d'acqua la pasta di zucchero utilizzando un pennellino.

lunedì 1 ottobre 2012

Il Papà in Cucina: Confettura di fichi d'India al Profumo di Vodka

In casa mia, la mamma è sempre stata la regina, padrona e capa indiscussa della cucina (sono malviste intrusioni esterne nel suo regno). Mio papà non ha mai avuto difficoltà ad accettare la cosa di buon grado, facendo onore ai deliziosi piatti da lei preparati.
Ci sono però due aree di interesse, in cui l'estro creativo/culinario del papà ha preso il sopravvento sul dominio della regina madre: la gestione della brace e la preparazione delle confetture.

Come ogni uomo che si rispetti, mio padre adora accendere il fuoco e arrostire carne, pesce, verdure, pane (e chi più ne ha più ne metta) e partecipare alle bellissime dinamiche che si scatenano in compagnia, quando i maschi si radunano, dispensandosi consigli su come ottenere la brace perfetta e rubandosi l'attizzatoio l'un l'altro. Quest'attività ha ricevuto il benestare della regina, in quanto si svolge in taverna, lontano dalle perfezione e dalla pulizia della di lei cucina.





La realizzazione di confetture, invece, è un'occupazione in genere apprezzata principalmente dal pubblico femminile. Mio papà però, qualche anno fa, ha ricevuto una vera e propria illuminazione sulla via di Damasco: è rimasto affascinato da questo mondo incantato e da allora non può più resistere al richiamo dei fornelli. Complice l'abbondanza di frutti del giardino, che maturano tutti contemporaneamente, ha sviluppato abilità e fantasia nel preparare marmellate di vario tipo, a base di agrumi, kiwi, fichi d'india e albicocche, a seconda della stagione. 

La regina, maniaca del pulito e dell'ordine, non ha affatto manifestato apprezzamento verso questa inclinazione di "marmellificatore", anzi, ha cercato di dissuaderlo in tutti i modi, terrorizzata delle macchie appiccicose che avrebbe dovuto rimuovere dalle pareti della  SUA cucina!





Non c'è stato verso, il richiamo della confettura è stato più forte e la capa ha dovuto cedere lo scettro. Da allora si assiste ad un meraviglioso siparietto, dove un'omone baffuto di un metro e novanta mescola, come uno stregone, il composto che bolle in una gigantesca pentola con un altrettanto gigantesco cucchiaio, mentre una piccola e minuta regina spodestata insegue gli schizzi zuccherosi con una spugnetta. 

Visti i risultati però, meno male che mia mamma ha accettato di pulire gli schizzi causati dallo stregone pasticcione, così possiamo gustare delle squisite marmellate, magari spalmate su una fetta di pane fatta in casa. Sì, perchè mio papà recentemente ha ricevuto in regalo la macchina per fare il pane, e adesso si cimenta anche nella panificazione. Peccato che ogni tanto sbagli le dosi e l'impasto, dotato di una propria volontà, fuoriesca pericolosamente dal contenitore! Forse è una magia dello stregone. Chissà cosa ne pensa mia mamma... :-)






CONFETTURA DI FICHI D'INDIA AL PROFUMO DI VODKA 

Ingredienti 
1 kg di fichi d'india (puliti e passati al passa verdura)
400/500 g di zucchero (a seconda che si desideri una confettura più o meno dolce)
100 g di vodka
50 g limone spremuto senza semi
1 busta di pectina

Procedimento
Pulire i frutti tagliandoli a metà per il verso dell'altezza e svuotare le due semisfere con un cucchiaio tenendo la polpa e buttando la buccia. Passare la polpa nel passa verdura, poi aggiungere la vodka e mescolare bene.
A questo punto unire a freddo lo zucchero, precedentemente mischiato con la pectina, e versare il composto in una pentola ampia e dai bordi alti (bollendo il liquido potrebbe fuoriuscire). 
Cuocere sul fuoco abbastanza allegro mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Dopo 5 minuti dall'ebollizione, aggiungere il succo di limone, poi riportare a bollitura e proseguire la cottura per altri 5 minuti.
Riempire i vasetti a caldo, chiuderli e lasciarli dieci minuti a testa in giù. Girare i vasetti e posarli in luogo fresco e asciutto, affinchè si raffreddino lentamente e definitivamente. Lasciar riposare la confettura almeno per tre giorni prima di utilizzarla.

P.S. Io ho utilizzato indifferentemente le parole marmellata e confettura. In realtà i due termini non sono equivalenti.  Infatti con il termine "marmellata" si intende comunemente una preparazione semisolida dolce, o più raramente agrodolce, a base di vegetali a pezzetti e zucchero e cotta a lungo. Nella grande maggioranza dei casi è a base di frutta, ma non mancano esempi differenti come la marmellata di pomodori rossi o verdi oppure quella di rabarbaroDal 1982, per effetto di una direttiva comunitaria, solo prodotti ottenuti da agrumi possono essere venduti nell'Unione Europea con la denominazione di "marmellata", mentre tutte le altre preparazioni vanno chiamate "confettura". (fonte Wikipedia)

Con questa ricetta partecipo al Contest "Le Golose Conserve" ideato da About Food.









giovedì 27 settembre 2012

I Sogni nel Cassetto fanno la Muffa

Chi non ha un sogno nel cassetto? Io ne ho tanti, e li ho stipati tutti in un armadio ormai  pieno (il cassetto era diventato troppo piccolo) che non apro da tempo, per paura di essere travolta dal suo contenuto. 

Qualche giorno fa, durante la lettura dei miei blog preferiti, trovo nella pagina di Camilla, alias Zelda was a Writer, l'invito a partecipare ad un aperitivo intitolato Dress Code: Dreamer.




Siccome questa serata era inclusa in una serie di eventi di Food is Fashion, collegati alla MFW (Milano Fashion Week), mi iniziano a sorgere dei dubbi. 
Devo essere "in lista"? Perchè qui a Milano, se non sei "in lista", non sei nessuno e nei locali giusti non ci puoi entrare. Piuttosto è meglio includersi tra il pane e il prosciutto della lista della spesa, ma in qualche lista devi esserci, altrimenti non vai da nessuna parte.
E' necessario essere una modella di 20 anni alta 1 metro e 80 che pesa 50 chili, visto che stiamo parlando di MWF?
Bisogna conoscere qualcuno di very important, per poi vantarsi di essersi potuto avvalere della sua amicizia per frequentare gli eventi più esclusivi?
E soprattutto: davvero posso partecipare anche io?

Leggo bene il post, guardo tutti i link e mi accorgo di essere veramente invitata. Unico requisito: portare con sè un sogno. "Io ce l'ho!", mi sono detta, anche se è stata dura sceglierne uno solo, tra tutti quelli stipati nell'armadio. 
Sapendo di trovare in lei una mirabile alleata per quanto riguarda i sogni, propongo la cosa alla mia amica Alice, che accetta con l'entusiasmo che la caratterizza, e partiamo. Parla d'ordine: dreamer! 




Quando arriviamo al locale, mi affaccio timidamente oltre l'ingresso. Scongiurato il pericolo modelle con 10 anni e 10 chili meno di me, varco la soglia e inizio ad osservare con curiosità i gruppi di persone che chiacchierano animatamente. Riconosco Camilla e la saluto, lei ci risponde con un grande sorriso e ci accoglie con entusiasmo spiegandoci quello che sta dietro a questa serata.
Vengono presentati sei progetti, che da sogni si sono trasformati in realtà, e viene chiesto a ciascun partecipante di compilare una cartolina, con la quale ci si prende l'impegno di realizzare il proprio sogno entro una data stabilita. Camilla dice (più o meno): "Vi chiediamo di non lasciare i sogni nei cassetti, ma di fare il primo passo per realizzarli tirandoli fuori da lì. Lavorando per realizzare un sogno, spesso se ne realizzano altri che non pensavamo neanche di avere".

Una bella prospettiva: effettivamente il primo passo per realizzare un sogno è proprio tirarlo fuori dal cassetto e pulirlo dalla muffa che si è formata, avendolo lasciato tutto quel tempo al chiuso.




Ci diamo tre anni abbondanti: sogno da realizzare entro il 31/12/2015. Ce la faremo? Non lo so, ma la strada bisogna iniziare a percorrerla. Imbuchiamo la cartolina in una bellissima cassetta della posta rossa fiammante,  sperando che questo gesto ci porti fortuna!

Arrivata un po' sottotono, con l'umore grigio come la scrivania su cui lavoro, avendo persino dimenticato la macchina fotografica (che per una foto addicted come me è davvero grave), vengo travolta da persone entusiaste, vulcaniche, piene di progetti e senza paura di realizzarli. Mi sento parte di qualcosa di grande ed in fermento, in cui coloro che mi stanno intorno vogliono coinvolgermi.

Ringrazio Camilla per avermi fatto imbucare la cartolina e per avermi fatto prendere quest'impegno con me stessa e suggerisco a tutti di leggere i post correlati alla serata qui e qui.

Oggi niente ricetta, solo un sogno, che riparte da questo post, dopo troppo assenza dalla mia Cucina tra le Nuvole :-)