giovedì 8 marzo 2012

La casa è dove si trova il cuore: Fregola con sugo di Gallinella

"La casa è dove si trova il cuore" recita un famoso aforisma di Gaio Plinio Secondo. Forse è proprio per questo che non so ancora dove sia la mia casa... Sono nata e cresciuta a in Liguria a Sanremo: una nonna ligure, uno pugliese, due piemontesi. Ho studiato e lavoro a Milano, il mio fidanzato è sardo, ma vive a Bologna. Insomma quando non ne posso più e vorrei solo "andare a casa", in realtà non so dove dirigermi, perchè il mio cuore è diviso tra tante persone che stanno in altrettanti luoghi diversi. Questo spesso mi fa soffrire, perchè mi sento di appartenere a molti posti, ma a nessuno in particolare, ma a volte questo girovagare del corpo e degli affetti può creare anche risultati positivi.

Dal punto di vista gastronomico ho arricchito il mio bagaglio familiare, che già era "multietnico", con piatti della tradizione milanese, bolognese e sarda. La cosa che mi piace di più è attingere un po' di qua e un po' di là, mischiare con la fantasia tutti i sapori  e gli ingredienti che ho provato e che ciascuno dei miei maestri difende campanilisticamente a spada tratta. Tanto per fare qualche esempio mia mamma considera l'utilizzo del burro un'eresia: da buona ligure-pugliese per lei esiste solo l'olio di oliva. Il mio nonno paterno, macellaio piemontese, pensava invece che mangiare pesce fosse una vera e proprio follia, nonstante avesse vissuto metà dei suoi anni al mare. Il mio fidanzato eleva nel'olimpo dei formaggi solo quelli sardi, possibilmente prodotti nella sua zona. Emblematica è stata una sera in cui mio padre ha tirato fuori una sfilza di particolarissimi formaggi francesi, comprati in occasione di una nostra visita. Il commento è stato il seguente: "Ottimi, ma il pecorino sardo..." :-) Non sarà il caso di non esagerare con l'attaccamento alle proprie origini? La mescolanza di tradizioni e culture è positiva e stimolante: sarebbe un peccato non apprezzare appieno tutto quello che c'è e si mangia attorno a noi.

So che sto per sconvolgere qualcuno, ma sappiate che se mangiate la polenta, non vi verrà l'accento bresciano, che il pane è buono in tutte le regioni d'Italia, non solo in Puglia, che il peperoncino può essere piccante anche se non è calabrese, che la mozzarella può essere squisita anche se non è campana, eccetra eccetera eccetera...
Certo è difficile trovare prodoti freschi e saporiti come quelli "di casa" nelle grandi catene di distribuzione, ma questo non deve convincerci che solo quello che ci spedisce mammà è degno di essere mangiato. Piuttosto bisogna cercare di ritrovare quelle caratteristiche di semplicità e tradizione nei prodotti e nelle usanze dei luoghi dove viviamo o che visitiamo e arricchire il nostro ricettario con tanti nuovi ingredienti per creare piatti che saranno originali, unici e buoni come quelli di quando eravamo bambini.

In quest'ottica, una domenica pomeriggio a Bologna mi sono dedicata alla sperimentazione, mischiando un prodotto tipicante sardo, la fregola, con un sugo che è uno dei cavalli di battaglia di mia mamma. Ovviamente la fregola faceva parte della monumentale fornitura di cibo ragalataci dalla famiglia del mio ragazzo al rientro delle vacanze di Natale! E così, anche con tutto il mio girovagare, mi sono sentita davvero a casa, cucinando in un appartamento di Bologna con gli ingredienti sardi e le ricette liguri che ci hanno donato le persone che ci vogliono bene. Poi una piatto, un tovagliolo di carta, un divano e un abbraccio. 

Quella sera finalmente il mio cuore era lì con me.



FREGOLA CON SUGO DI GALLINELLA
Ingredienti per 4 persone
400g di fregola
500g di gallinella
1/2 cipolla
2 spicchi d'aglio
3 vasetti di pomodori pelati
olio e.v.o.
sale
un pizzico di zucchero
Procedimento
Preparare il sugo facendo soffriggere in una pentola capiente la cipolla tagliata sottile e due spicchi d'aglio interi. Aggiungere i pomodori pelati, sale e un pizzico di zuccchero. Appoggiare delicatamente la gallinella intera nel sugo, coprire con un coperchio e far cuocere a fuoco basso per almeno un'ora. Dopodichè estrarre la gallinella e pulirla bene ricavandone esclusivamente la polpa. Eliminare dal sugo gli spicchi d'aglio  e  unire la polpa della gallinella. Cuocere la fregola in abbondante acqua salata, condire con il sugo e un filo d'olio crudo... ligure ovviamente, perchè è il più buono! ;-)

12 commenti:

  1. Buonaaaaaaaa, semplice e gustosissima,la devo fare al più presto. Per la pasta spero di trovarla in un negozio di prodotti sardi dove compro il vino.
    ciaooo e buon pomeriggio

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  2. Ciao, piacere di conoscerti! Mi sono aggiunta ai tuoi lettori, bellissimo blog complimenti! A presto!

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    1. Grazie mi fa davvero piacere. Anche nel tuo blog ci sono tante ricette da cui prendere spunto, ti seguirò. :-)

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  3. Ciao, c’è un pensierino per te nel mio blog. Spero ti sia gradito anche se non so se l'hai già ricevuto
    Passa a trovarmi !!

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    1. Non non l'avevo ricevuto, mi fa davvero piacere questo ricoonoscimento! :-)
      Ti ringrazio tanto per l'apprezzamento e la fiducia.
      A presto.

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  4. La prima volta che leggo il tuo blog, davvero poetico e gustoso!!! brava!!!! prossimamente proverò le tue ricette! ma solo le più facili perchè sono un po imbranata in cucina. Annina

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    1. E' una gran bella soddisfazione leggere il tuo commento. Fammi sapere l'esito dei tuoi esperimenti. :-)

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  5. Ciao Cuoca! Mi hai fatto una grande tenerezza nella prima parte di questo post!! ti invio tanti baci e complimenti per questa ricetta mista di tradizioni!

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    1. Grazie! Cmq speriamo che il girovagare finisca presto e resti solo la parte migliore di quest'esperienza :-)

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  6. E' bello portare avanti le proprie tradizioni, ma a volte corriamo il rischio di avere i paraocchi per poter apprezzare tutto il buono che c'è un po' più in là :)!
    Bellissima ricetta!
    Buon fine settimana!

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