lunedì 24 dicembre 2012

Confessioni di una Blogger Pericolosa: Torta Salata agli Asparagi e Carote

Mai fidarsi delle apparenze: anche una persona a prima vista insospettabile, può celare un terribile segreto. 
Questo post contiene scottanti rivelazioni. Se ne sconsiglia vivamente la lettura a persone d'animo sensibile o deboli di cuore. Se proseguite, sappiate che sarà a vostro rischio e pericolo.

La blogger conosciuta come Cuoca tra le Nuvole, è stata sorpresa a fare incetta di prodotti surgelati al supermercato. Pare inoltre, che nel suo sacchetto della spesa ci fosse anche TONNO IN SCATOLA.

Tutto ciò è inaccettabile. Dietro una facciata di cultrice della buona tavola, nascondendosi tra un risotto e una torta, questa Cuoca taceva le sue torbide abitudini...

"Lo confesso", ha detto tra le lacrime, durante l'intervista che abbiamo ottenuto in esclusiva, "consumo prodotti surgelati e, talvolta, addirittura ortaggi che non sono di stagione. Troppe volte il congelatore è stata la mia unica fonte di sopravvivenza."




Davvero non si capisce come abbia potuto abbassarsi a tanto, al posto di comprare ogni mattina, al mercato sotto casa, prodotti freschi e genuini, magari scambiando qualche chiacchiera con gli agricoltori e chiedendo consigli sui metodi di preparazione di questa o quella pietanza.  Ovviamente tutto ciò, dopo aver ideato il menù del giorno, sempre diverso, s'intende.

Di fronte alle nostre incalzanti domande, la Cuoca adduce plausibili motivazioni. "Perdonatemi, il mercato sotto casa si svolge di giovedì mattina, durante l'orario d'ufficio. Il supermercato invece, è aperto fino a tardi. I prodotti surgelati si conservano a lungo e donano conforto quando, aprendo una dispensa vuota, si rischia di morire di fame. Però, di sabato e domenica, mi ritaglio sempre un po' di tempo da dedicare all'arte della buona tavola!"

Merita davvero la nostra indulgenza? Possiamo accogliere la sua richiesta di perdono? Prima di rispondere, leggiamo una delle sue ricette scovate in una cartella top secret del suo computer.






TORTA SALATA AGLI ASPARAGI E CAROTE
Ingredienti
1 disco di pasta sfoglia (surgelata)
300g di asparagi (surgelati, non di stagione!)
300g di carote
250g di ricotta
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
3 uova
1/2 cucchiaino di noce moscata
sale e pepe
Procedimento
Pelare e grattugiare le carote. Sbattere le uova con una forchetta, unire la ricotta, il parmigiano, le carote grattugiate, sale e pepe q.b. e la noce moscata. Disporre il disco di pasta sfoglia nella teglia e riempire con il composto. Disporre gli asparagi sulla torta e cospargerli con un sottile strato di parmigiano. Ripiegare i bordi della sfoglia sul ripieno. Infornare a 200°C e far cuocere per un’ora.


Riportiamo ora l'ultimo disperato appello dell'imputata: "Chiedo venia, d'altra parte chi di voi, almeno una volta della vita, non è sopravvissuto proprio grazie a quell'ultima scatoletta di tonno?"

Che dite, la perdoniamo? ;-)

E ora non mi resta che augurare a tutti un FELICE NATALE! 

lunedì 17 dicembre 2012

Da grande vorrei fare la Ballerina: Risotto con Mazzancolle al Profumo di Limone

Da piccola sognavo di fare la ballerina. Fin qui, sembrerebbe tutto normale, è un sogno molto comune tra le bambine. Peccato che il motivo per cui mia mamma mi aveva iscritto al corso di danza classica, fosse rendermi più aggraziata, visto che, all'età di otto anni, ero già più alta (ed in carne) di lei! Le premesse non erano le migliori per un futuro da etoile, ma io ne ero ignara.

Il fatto di avere un tutù così grande, da poter coprire, a mo' di gazebo, diverse compagne di danza (loro erano piccole di statura e magrissime), non mi preoccupava affatto: volteggiavo leggiadra, fantasticando su un futuro alla Scala. Neanche le frasi delle crudeli bambine magre - frasi del tipo "sei tutti noi", che celavano sottilissime allusioni alla mia corporatura - mi facevano desistere. 

Ma, come in ogni favola che si rispetti, un brutto giorno... Un brutto giorno, di fronte ad una delle mie frequenti esternazioni di entusiasmo per la danza, la maestra mi disse: "E' chiaro che tu non sarai mai una ballerina! A otto anni sei già più alta di me, non ci sono i requisiti fisici."




Che cosa? Crudele più della matrigna di Cenerentola! Mi trovavo per la prima volta davanti ad una discriminazione, basata su stereotipi di bellezza imposti dall'esterno. E poi, quale maestra può distruggere così, i sogni di una bambina? Non credo che a suo figlio abbia mai detto "Non sarai mai un astronauta, porti gli occhiali, non ci sono i requisiti fisici". Arriva il giorno in cui lo si capisce da soli, se si può essere ballerini o astronauti. Io l'avrei senz'altro capito, riflettendo sul fatto che trovavo più facile sollevare il primo ballerino, che essere sollevata da lui!

Ad ogni modo, tanti anni sono passati da quel sogno infranto, e, dopo tanti anni, ho rincontrato qualcuna delle perfide compagne. Siamo tutte cambiate e cresciute, peccato (per loro) che la crescita sia avvenuta solo in larghezza, e non in altezza. Grazie mamma, che mi costringevi a fare merenda con una mela, mentre tutte le altre bambine venivano rimpinzate con focacce e merendine (che io sognavo a occhi aperti), perchè erano così magroline

E' proprio vero che certe soddisfazioni non hanno prezzo. L'occasione di dire "Ciao, ti ricordi di me? Sono quella che a lezione di danza chiamavi CICCIONA", me la sono fatta scappare, ma è Natale e bisogna essere buoni. E poi si sa, le persone ciccione sono notoriamente di indole buona, e se uno è "ciccione dentro", sarà buono per sempre, anche se poi dimagrisce ;-) 


E a quelle che un tempo erano crudeli piccole ballerine, dedico questo risotto leggero e delicato come il tulle di un tutù.


RISOTTO CON MAZZANCOLLE AL PROFUMO DI LIMONE
Ingredienti per 2 persone
8 pugni di riso
1 scalogno
250g di mazzancolle
1 limone
1 bicchiere di vino bianco
Procedimento
Cuocere le mazzancolle in acqua bollente salata. Scolarle e filtrare l'acqua di cottura. Far appassire lo scalogno a fuoco lento con poco olio. Dopodichè alzare la fiamma e unire le mazzancolle precedentemente pulite, lasciandone alcune da parte per la decorazione del piatto. Aggiungere il riso facendolo tostare, poi bagnare con un bicchiere di vino bianco.
Dopo che il vino sarà sfumato, abbassare la fiamma e bagnare poco a poco il riso con l'acqua di cottura delle mazzancolle. 
A metà cottura, unire la scorza grattugiata di un limone e metà del suo succo. A cottura ultimata, decorare il piatto con le mazzancolle precedentemente messe da parte.

mercoledì 12 dicembre 2012

Cookie Swap! Biscotti al Cioccolato dal Cuore Morbido

Non sono un'esperta di spedizioni, soprattutto per quanto riguarda i generi alimentari. Non parliamo poi di biscotti che potrebbero facilmente rompersi! Solo una persona può aiutarmi: il Mago del Pacchetto, esperto di imballaggi ed indomito eroe degli invii. 

Non so come la pensiate voi, ma a me sembra che gli uomini abbiano una leggerissima tendenza ad abbondare con la quantità di materiale ammortizzante per imballaggi e con i giri di nastro adesivo intorno ai pacchi, tanto che si necessita poi di un'altro esemplare della stessa specie (ossia uomo), per riuscire a "raggiungere" l'agognato contenuto, nascosto da innumerevoli strati protettivi. Ma il Mago del Pacchetto non può essere disturbato con inutili giudizi estetici o riguardanti le eccessive dimensioni della confezione in relazione a ciò che sta all'interno. Lui ha una missione: far giungere i biscotti sani e salvi a destinazione, costi quel che costi. Ed in questo, lui è il migliore.

Sveglia presto, ci si rimboccano le maniche e ci si mette all'opera. Stavolta sono io l'assistente, un ruolo in cui non mi sento molto a mio agio: preferisco dare ordini e lamentarmi, piuttosto che eseguire istruzioni impartite da altri :-) 



E' tutto pronto, corriamo all'ufficio postale prima che chiuda, mi sento emozionata mentre invio i miei biscotti a tre ragazze che non conosco, speriamo che gli piacciano! Grazie Mago del Pacchetto!




Ho partecipato ad una bellissima iniziativa: The Great Food Blogger Cookie Swap 2012. Ho inviato dei biscotti preparati da me a tre ragazze e, a mia volta, li ho ricevuti da altre tre blogger. Tornare a casa e trovare i loro biscottini ad aspettami è stato bellissimo, proprio come vedere i regali sotto l'albero di Natale. La tassa di iscrizione è stata devoluta al Cookies for kid's cancer, un'organizzazione non-profit, che ha lo scopo di studiare nuove terapie per combattere il cancro in età pediatrica.

Per l'occasione ho preparato dei Biscotti al Cioccolato dal Cuore Morbido. La ricetta è di Monica di Un Biscotto al Giorno, la mia guru dei biscotti, una garanzia.



BISCOTTI AL CIOCCOLATO DAL CUORE MORBIDO
Ingredienti per circa 60 biscotti
200g cioccolato fondente
100g burro 
125g zucchero 
3 uova 
250g farina 
20g cacao
una bustina di lievito 
mezza bacca di vaniglia o vanillina
sale 
zucchero a velo 
Procedimento
Fare sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro. Aggiungere poi lo zucchero e, una alla volta, le tre uova. Incorporare la farina setacciata, una bustina di lievito, il cacao, un pizzico di sale e la vaniglia. Fare delle palline piuttosto piccole e con le mani e rotolarle nello zucchero a velo. Cuocere in forno ventilato, preriscaldato a 160°C per 10-12 minuti.

N.B Una volta sciolti il cioccolato e il burro, farli raffreddare bene, altrimenti il composto finale potrebbe risultare troppo morbido e impossibile da modellare. Se in ogni caso non riuscite a fare le palline, aspettate qualche minuto in modo tale che l'impasto raffreddandosi diventi più sodo.





Per vedere la ricetta di originale Monica gurdate qui

Ho avuto il piacere di inviare i miei biscotti, e con l'occasione conoscere anche i loro bellissimi blog, a:
Katia di Pappa e Cicci,
Ylenia di Ricette Bimby.

A mia volta ho ricevuto i pacchetti di:
Anna di Verzamonamour con i suoi Rocher al Cocco con Cuore di Dattero,
Jessica di Cooking Dreams con i suoi Biscottini allo Zenzero con Cioccolato alla Cannella,
Giulia di Jul's Kitchen con i suoi Biscotti di una volta con Frutta Secca e Canditi.






Con ciascuna ci siamo scambiate gli auguri di un Felice Natale, inoltre Jessica ha accompagnato i suoi biscotti con dei cookie-orecchini in fimo creati da lei (per vedere il suo sito cliccate qui) e Giulia mi ha inviato delle bustine di tè adatte al periodo natalizio. Grazie!

Partecipare al Cookie Swap è stata una bellissima esperienza, colma di entusiasmo e spontaneità, ed oggi saranno pubblicate le ricette di tutti coloro che hanno partecipato!
Un ringraziamento speciale va al Mago del Pacchetto, che si è alzato presto di sabato mattina per aiutarmi a preparare tutto per la spedizione :-)

martedì 4 dicembre 2012

Come conquistare una Donna a Tavola: Tartare di Salmone all'Arancia

E dopo molto (forse troppo) tempo ritorna oggi per voi la rubrica: "I nostri amici uomini". Per chi volesse aggiornarsi sulle puntate precedenti può leggere qui :-)

E' vero che, prenderla per la gola, è un buon modo per conquistare una donna, ma vantarsi eccessivamente ed insistentemente di di essere un cuoco fantastico, sappiate che non è molto apprezzato, sopratutto se si scopre che la parola che meglio descrive quello che cucinate è SBOBBA!

Ecco, cari amici uomini, alcuni utili consigli per non trovarsi nella suddetta spiacevole situazione:
  • Se volete conquistare la donna in questione, seducendola con le vostre doti da chef, accertatevi di essere davvero capaci di cucinare. Sappiate che, se le persone che solitamente vi fanno i complimenti per i vostri piatti, sono squattrinati studenti nord europei, non significa che siete ottimi cuochi!
  • Se avete di fronte una fanatica di cucina, accompagnata dal suo amico re dei fornelli (per intenderci, quando il re vuole fare qualcosa di veloce, prepara deliziosi cappellacci ferraresi fatti in casa), scegliete accuratamente il menù.  Possibilmente da evitare: untissima frittata di cipolle e pasta alle mille informi verdure.
  • Se malauguratamente non sapete cucinare, anche se siete certi del contrario, e il vostro piatto forte è proprio l'untissima frittata di cipolle, quando lei vi rivolge un sorriso educato, che cela tutto il suo disappunto, evitate di pronunciare frasi del tipo: "Buona eh?! Te la faccio tutte le volte che vuoi!".
Dopo aver correttamente regolato il vostro livello di autostima culinaria, dedicatevi piuttosto ad una pietanza semplice da realizzare, ma raffinata e composta da ingredienti di ottima qualità. Vi propongo quindi un piatto con cui farete un figurone. 
E se, fortunatamente per voi, non siete uomini bisognosi di consigli, potete sempre prendere spunto dalla mia ricette per un delicato antipasto adatto alle feste natalizie che si stanno avvicinando.





TARTARE DI SALMONE ALL'ARANCIA
Ingredienti per 2 persone
300g di salmone privato delle lische e della pelle
1 cipollotto
1 mazzetto di erba cipollina
la scorza grattuggiata di 1 arancia
il succo di 1/2 arancia
1 filo d'olio
sale e pepe
Procedimento
Tagliate finemente il salmone, il cipollotto e l'erba cipollina. Unite il succo e la scorza d'arancia, un filo d'olio, sale e pepe. Mescolate bene affinchè tutti gli ingredienti siano perfettamente amalgamati. Lasciar riposare una mezz'ora, poi disporre la tartare nei piatti con l'aiuto di un coppa pasta. Accompagnate con un buon bicchiere di vino bianco per un brindisi alla vostra ospite (anche questo fa parte della ricetta!).



Nota dell'autore: se la protagonista della vostra impresa di conquista è felicemente fidanzata e non fa altro che parlare del suo lui, è un CHIARO indizio che dovete lasciarla in pace!!! Ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti o esistite è puramente casuale.

martedì 27 novembre 2012

Cosa mangia Braccio di Ferro? Risotto allo Spinacino e Squacquerone.

Da un annetto circa soffro di una terribile malattia, il morbo del jeans stretto. I miei jeans preferiti inspiegabilmente non si chiudono più, e, quando provo ad eseguire tale operazione, compaiono spaventosi sintomi: orribile rotolino di ciccia contornante il girovita e gravi difficoltà respiratorie.
Per fortuna c'è una soluzione. Sembra che incrementare l'attività fisica dedicandosi ad esercizi aerobici, possa aiutare a combattere il suddetto morbo... Rotolino, sparirai!

Decisa ad aumentare le ore che dedico allo sport, destreggiandomi tra lavoro ed innumerevoli impegni, aggiungo una sessione di palestra in un giorno in cui non sono solita frequentarla. Ore 20: Fire Freight ("Carico di Fuoco"? Ho provato a googlarlo senza successo...). Non capisco di cosa si tratta, ma in segreteria mi dicono che è un corso aerobico, dove si bruciano un sacco di calorie, molto coinvolgente. Perfetto, è proprio quello che fa al caso mio.
In sala trovo un gremito gruppo di persone, impazienti di iniziare la lezione. Molto impazienti. Troppo impazienti. Un po', come dire... ESALTATI. La cosa non mi convince.



Non ho tempo di riflettere. Entra un istruttore con dei bicipiti così grossi, che non capisco come riesca ad avvicinare le mani alla bocca. Con un fare in perfetto stile Full Metal Jacket, inizia ad urlare: "Correre, correre, correre!". Sono già abbastanza sconvolta, quando aggiunge: "E ora fuori!". Fuori? Fuori dove? Chiedo ad uno dei suoi seguaci, che mi informa che andremo a correre in giro per il quartiere, inserendo anche sessioni di flessioni, torsioni e via dicendo. Non devo agitarmi, mentre tutti usciranno, io farò dietro front (tanto per rimanere il tema) con disinvoltura e nessuno se ne accorgerà. 
"E non pensate di staccarvi dal gruppo, io starò in fondo alla fila, e nessuno potrà abbandonare la lezione!". La voce dell'istruttore eccheggia lungo le scale, questo è un incubo!

Mi sento male, fuori fa anche freddo e non ho potuto prendere la felpa nell'armadietto, ho il fiatone e tutti urlano in coro un inno del tipo: "FORTI, UNITI E DETERMINATI!".  Quest'ora non finisce più! Ultimo esercizio: correre in fila per due, chiacchierando con il proprio compagno. Ma perchè? Finisco accanto ad una ragazza che inizia a sottopormi ad una raffica di domande, senza dimenticarsi di sottolineare, ogni due parole, quanto sia COINVOLGENTE questo corso. L'unica cosa che riesco a dire è: "Se vuoi parla tu, io non ho abbastanza fiato, però posso ascoltarti."



Torno a casa stremata, il "Carico di Fuoco" non fa proprio per me. Mi consolerò con un bel risotto allo Spinacino e Squacquerone. Non so se il Sergente Maggiore Hartman lo approverebbe, ma d'altra parte Braccio di Ferro, di gran lunga molto più simpatico, non doveva forse mangiare gli spinaci per essere forte? Altrimenti come faccio ad allenarmi!


RISOTTO ALLO SPINACINO E SQUACQUERONE
Ingredienti per 2 persone
8 pugni di riso
1 scalogno
150g di spinacino
100g di squacquerone
1 bicchiere di vino
brodo vegetale
Procedimento
Far appassire lo scalogno a fuoco lento con poco olio. Dopodichè alzare la fiamma e unire le foglie di spinacino. Quando sarà appassito aggiungere il riso facendolo tostare, poi bagnarlo con un bicchiere di vino bianco.
Dopo che il vino sarà sfumato, abbassare la fiamma e bagnare poco a poco il riso con il brodo vegetale. A cottura quasi ultimata incorporare lo squacquerone.



Per chi avesse perso qualche puntata precedente, io misuro il riso con i pugni e uso esclusivamente l'olio, mai il burro. Tradizioni di famiglia. Sono ligure, il burro non è nelle nostre corde, se non nei dolci. 
Puristi del soffritto e della mantecatura a base di burro, provate per credere! :-)

lunedì 19 novembre 2012

Un uomo al Tè delle Cinque: Torta Quattro Quarti alla Vaniglia

"Amore, domenica pomeriggio andiamo a prendere il tè delle cinque con le mie amiche, va bene?" 
"Ehmm... sì che bello... ma possiamo andare dopo le partite?"
"Come dopo le partite?! Non mi vorrai dire che le partite sono più importanti del fatto che non vedo la mie amiche da un sacco di tempo!"
"Nooooo, certo che no!"
Segue un immediato aggiornamento di tutti i siti internet visualizzabili da cellulare, per rimanere costantemente informato sulla classifica di campionato.

Ecco un esempio di pianificazione della domenica. Effettivamente mi sento un po' in colpa: un pomeriggio tra donne non è certo la massima aspirazione per un uomo, nemmeno per il migliore dei fidanzati. Però le mie amiche sono molto simpatiche, in più la padrona di casa, che ci ospiterà per il tè, ha un ometto che va per i due anni: sono certa che ci divertiremo e che i ragazzi si capiranno al volo.

Quindi saliamo in macchina e andiamo a prendere l'amica numero uno. La radio è sintonizzata sul un canale sportivo, che noia, ma sono intenzionata a sovrastare le cronache calcistiche con commenti su nuovi acquisti, cosmetici e film d'essai. Lei però ha una reazione inaspettata: mostra interesse verso i risultati delle partite e scambia opinioni con il mio ragazzo! 
Non conoscevo questo suo lato... o forse sono io che non le ho mai dato la possibilità di esternarlo? Ad ogni modo proseguiamo, recupereremo dopo, con tante chiacchiere al femminile.



Raggiungiamo dunque la seconda amica che ci accoglie con un profumatissimo tè fumante  e delle deliziose girelle danesi alla cannella. Altro che campionato, questa sì che è vita: parliamo animatamente di tutte le cose che ci sono successe nell'ultimo periodo e dei progetti futuri mentre l'ometto cerca di assaggiare tutti i dolcetti che ci sono sul tavolo, come biasimarlo! Giunge quindi il momento divano: continuano le chiacchiere, intervallate da giochi con pupazzi, macchinine e libri illustrati. Perfetto. E diciamo la verità: gli adulti non aspettano altro che tornare bambini! 

"Inizia il gran premio vi interessa?" Come il gran premio?! Ma non è dopo pranzo? Ah già, è negli Stati Uniti, c'è il fuso orario... Ad ogni modo le risposte sono: sì, sì, sì e per finire sì. Caspita, sono in minoranza, non me lo sarei mai aspettata. 
Divano, televisione sintonizzata sulla Formula 1, amiche appassionate di Formula 1 (e di calcio) e ometto pilota: e io che avevo paura che il mio ragazzo si sarebbe annoiato! Non mi resta che giocare con un libro illustrato (evviva, non vedevo l'ora!), ce n'è giusto uno sui "Piccoli Chef", fantastico, ci sono anche gli ingredienti staccabili :-)



Anche noi abbiamo preparato un dolce per l'occasione. Dico noi, perchè il mio ragazzo è stato coinvolto, oltre che nel pomeriggio tra amiche, anche nella realizzazione di una torta Quattro Quarti, a mio parere adattissima al tè delle cinque. A forza di ricoprire il ruolo di addetto al robot da cucina, Lui sta diventando sempre più bravo, non è che la prossima volta terrà le fila anche dei discorsi "culinari"? 


TORTA QUATTRO QUARTI ALLA VANIGLIA


Ingredienti
2 uova (115 g nel mio caso)
115 g di burro morbido
115 g di zucchero
115 g di farina 00
2 bustine di vanillina
8 g di di lievito per dolci (1/2 bustina)
1 pizzico di sale

Procedimento
Montare con delle fruste elettriche lo zucchero con il burro morbido, il pizzico di sale e la vanillina. Aggiungere le uova e poi la farina miscelata al lievito. Versare il composto in uno stampo da plum cake e far cuocere in forno a 170° per 20 - 30 minuti circa (vale sempre la prova stecchino).

La torta Quattro Quarti si chiama così proprio perchè vengono mantenute le proporzioni tra i quattro ingredienti principali. E' molto importante quindi pesare le uova ed utilizzare lo stesso peso di burro, zucchero e farina. Per una torta più grande basterà aumentare il numero delle uova e il peso degli altri ingredienti di conseguenza (nonchè la quantità di lievito). 

E siccome la torta Quattro Quarti è buonissima anche a colazione (sempre che ne avanzi un po'), con questa ricetta partecipo al contest Colazione Sopraffina della Cuochina Sopraffina.




lunedì 12 novembre 2012

Dinamiche da "Food Event" e Torta Salata alle Melanzane e Semi di Finocchio

Ebbene sì, anche io ho finalmente partecipato ad uno dei tanti, ormai di gran moda, Food Event. Più che "partecipato", forse il termine corretto è "presenziato", dal momento che il mio ruolo è stato semplicemente quello di ascoltatrice e... osservatrice. 

Sono stata invitata da una mia cara amica, una bravissima Food Blogger, padrona di casa in occasione di un incontro in onore della cucina siciliana a Milano. Lungi da me voler riassumere il contenuto degli interessantissimi interventi di esperti del settore, non ne sarei all'altezza, quello che mi piacerebbe raccontare sono invece le "dinamiche da Food Event" che ho potuto analizzare con occhio clinico.

Popolazione presente: 30% esperti o appassionati di Food con un alto livello di preparazione in materia, 70% anziane signore dai capelli cotonati sfoggianti vestito buono, vistosi gioielli e pennellate di trucco piuttosto acceso.
Mentre sul volto dei cosiddetti foodie si delineava un'espressione di piacere ed ammirazione quasi estatica di fronte alle parole degli chef, che evocavano profumi e sapori di Sicilia, man mano che passava il tempo, lo sguardo delle anziane signore diventava sempre più impaziente e bramoso del momento degustazione. Posto a sedere vicino al tavolo degli assaggi e borsetta sulle ginocchia: ho capito subito che il loro vero interesse non era capire come si produce vino biodinamico, ma berne a più non posso!



Altro che riflessi rallentati dalla vecchiaia! Non appena sono stati spenti i microfoni, con scatto felino, le signore si sono avventate sul buffet usando velocità e scaltrezza per arraffare più pietanze possibili, in una battaglia all'ultimo sangue a suon di sorrisi e sgambetti. Io non ho neanche provato ad avvicinarmi al tavolo, era troppa la paura di ricevere in testa una pochette vintage in pelle di coccodrillo,  inavvertitamente s'intende. 

Volendo citare un leggendario film, "ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare". Ci si potrebbe chiedere se non siano umane anche le anziane signore. Ebbene no. La risposta è no. Sono donne bioniche capaci di incassare calci, gomitate e spallate pur di addentare l'agognato finger food (nonchè il delizioso mini vassoio in bambù, senza accorgersi che quello non si mangia).

Poveri foodie e poveri chef, che sono stati bruscamente risvegliati dal loro idillio enogastronomico dagli schiamazzi delle professioniste della degustazione. E mentre uno dei cuochi assisteva inerme alla fine così poco poetica delle sue creazioni, si sentivano in sottofondo frasi come: "Delicatissimi questi assaggi!" (forse riferendosi al fatto che il vassoio doveva essere realizzato con un materiale più resistente per sopravvivere agli assalti?) e "Che profumo questi fichi d'india!" (mentre i frutti, usati per decorare la tavola, venivano infilati con "estrema discrezione" nelle pochette vintage in pelle di coccodrillo).



Vi lascio una ricetta ispirata alla Sicilia adatta sia come piatto unico che per un buffet, se servita in mono porzioni. Ma se fossi in voi non inviterei le suddette professioniste!

TORTA SALATA ALLE MELANZANE E SEMI DI FINOCCHIO
Ingredienti
1 disco di pasta sfoglia
2 melanzane
250g di ricotta di pecora
1 cucchiaio di semi di finocchio
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
3 uova
sale e pepe
Procedimento
Tagliare le melanzane a cubetti, salarle e lasciarle riposare per un'ora, poi sciacquarle bene ed asciugarle. Sbattere le uova, unire la ricotta, il parmigiano, i semi di finocchio, sale e pepe q.b. e le melanzane a cubetti. Disporre il disco di pasta sfoglia nella teglia, riempire con il composto e ripiegare i bordi della sfoglia sul ripieno. Infornare a 200°C e far cuocere per un’ora.