mercoledì 23 novembre 2011

A ognuno il suo ruolo: organigramma aziendale

Affinchè le cose in cucina funzionino a meraviglia, ci vuole una corretta organizzazione e una chiara e solida struttura gerarchica. In un periodo dove il modello aziendale la fa da padrone, non posso essere da meno e pubblico oggi l'organigramma della Cucina tra le Nuvole.
Capo, mente creativa e organizzativa, unica detentrice della ragione e della possibilità di pronunciare la fatidica frase "te l'avevo detto": sono io, la Kitchen CEO. Alle mie dipendenze c'è una figura indispensabile, che sa agire in men che non si dica in caso di emergenza per problemi legati alla tecnologia che spesso si ribella e rischia di compromettere la riuscita delle mie pietanze: l'Head of Mechanics.
Ovviamente, come in ogni azienda che si rispetti, è stato scelto un nome altisonante per la posizione ricoperta dal mio aiutante, così che si possa sentire appagato e importante. In realtà gli assegno compiti che sono più "da eseguire meccanicamente" che "di tipo meccanico", ma per i quali non mi si può contestare la mancata coerenza con il suo biglietto da visita. Le sue principali attività sono: tagliuzzare finemente, grattugiare, sbattere e frullare. Ma che nessuno gli faccia sapere la verità, deve continuare a credere che questi siano solo atti concessi dalla sua magnanimità grazie alla quale si abbassa dal ruolo di Head of Mechanics al ruolo di tagliuzzatore, nell'attesa che accada qualcosa che gli permetta di tramutarsi nel Mc Gyver della situazione.

Effettivamente, durante la preparazione delle nostre ultime tortine, è avvenuto un evento imprevedibile: le fruste del robot da cucina sono impazzite e l'Head of Mechanics ha avuto la sua occasione per intervenire prontamente in caso di bisogno. Ci sono stati lunghi momenti di tensione, in quanto era appena stato aggiunto l'uovo all'impasto che doveva essere sbattuto per vari minuti, fino a diventare soffice e spumoso (come ci tengono a precisare tutti i libri di ricette)!
L'Head of Mechanics ha smontato il componente in questione (cosa che adora fare anche se non è strettamente necessario) e ha trovato delle misteriose particelle nascoste che impedivano il corretto movimento degli ingranaggi. Pieni di speranza abbiamo montato nuovamente le fruste che, dopo averci illuso per pochi attimi, sono impazzite un'altra volta. L'Head of Mechanics ha dunque concluso che probabilmente c'è un difetto di fabbricazione e che bisogna rivolgersi all'assistenza...
A questo punto, come in tutti i casi davvero disperati, ho dovuto prendere io in mano la situazione, per trovare una soluzione che non prevedesse lo smontaggio e il rimontaggio dell'intero robot da cucina, dal momento che non mancava molto all’arrivo degli ospiti, e ho optato per l'utilizzo dello strumento impastatore (sì ho anche questo, invidiatemi!). A mio parere è stata sacrificata in parte la sofficiezza (o sofficità che dir si voglia) dell'impasto, ma il risultato alla fine è stato piuttosto soddisfacente, anche se c'è ancora bisogno di perfezionarsi.
Però l'intervento dell'Head of Mechanics è stato fondamentale, o almeno è quello che lui deve pensare.

Purtroppo nella neonata Cucina tra le Nuvole si sono già verificati gravi casi di insubordinazione, che ho però saputo prontamente combattere e punire in modo esemplare, da ottima Kitchen CEO quale sono. Era giunto il momento cruciale di distribuire l'impasto nei  pirottini e ho dato la chiara indicazione all'Head of Mechanics di riempirli per poco più di metà, ma lui si è rifiutato di eseguire alla lettera e "in modo meccanico" il compito assegnatogli e ha esagerato con le quantità. Una volta messi i dolcetti nel forno è successo il peggio: l'impasto è cresciuto a dismisura fino a strabordare sformando i pirottini, in un caso addirittura due tortine si sono unite in una sola! E' stato terribile. L'Head of Mechanics ha cercato di sdrammatizzare l'accaduto, ma non ha potuto avere scampo dalla punizione che si meritava: musi lunghi, disperazione e un appagante (per me) "te l'avevo detto"! Si guarderà bene la prossima volta dal prendere iniziative non approvate dalla Kitchen CEO.
 

CUPCAKES AL CIOCCOLATO E ARANCIA
Ingredienti per 12 Cupcakes
115g di cioccolato fondente al 70%
90g di burro a temperatura ambiente
175g di zucchero
2 uova
185g di farina
1 cucchiaio di latte parzialmente scremato a temperatura ambiente
1 pizzico di sale
scorza grattugiata di 1 arancia
75ml di succo di arancia spremuta
Procedimento
Preriscaldare il forno a 160°. Sciogliere il cioccolato a bagno maria e lasciarlo raffreddare leggermente. In un contenitore capiente amalgamare il burro con lo zucchero finchè il composto non sarà bianco e omogeneo. Dopodichè aggiungere una ad una le uova intere lavorando il composto con delle fruste elettriche per alcuni minuti.
Mischiare la farina con il lievito e la scorza di arancia grattugiata.
Mescolare il latte con il succo di arancia.
Aggiungere al composto il cioccolato sciolto a amalgamare bene. A questo punto incorporare un terzo della farina e sbattere bene, poi aggiungere un terzo del succo d'arancia con latte continuando a lavorare il composto. Ripetere questa operazione fino a terminare la farina e il succo d'arancia.
Riempire i pirottini per le Cupcakes per i 2/3 al massimo e farli cuocere per 30 minuti circa. Controllare il grado di cottura con uno stuzzicadenti.
Far raffreddare le Cupcakes su una gratella, una volta che saranno completamente fredde potranno essere guarnite.

Ingredienti per la Crema al Burro al cioccolato e arancia
225g di burro a temperatura ambiente
175g di cioccolato fondente al 70%
1 cucchiaio di latte parzialmente scremato a temperatura ambiente
scorza grattuggiata di 1 arancia
250g di zucchero a velo
1 cucchiaino da tè di estratto di vaniglia
Procedimento
Sciogliere il cioccolato a bagno maria e lasciarlo raffreddare leggermente. In un contenitore capiente amalgamare con delle fruste elettriche il burro, lo zucchero, il latte e la scorza di arancia fintanto che il composto non sarà cremoso e omogeneo. Dopodichè amalgamare il cioccolato fuso.
Guarnire le Cupcakes.


La crema al burro è risultata decisamente troppo morbida e difficlmente modellabile nonstante io abbia seguito alla lettera il libro di ricette from the Primose Backery che l'Head of Mechanics mi ha regalato in occasione del nostro viaggio a Londra. Ho provato a migliorarne la consistenza aggiungendo zucchero a velo ed amido di mais, ma ho solamente peggiorato il gusto facendo diventare il tutto troppo dolce. Secondo voi come posso risolvere l'annoso problema?

Secondo quesito: sofficiezza, sofficità, sofficitudine o...?

Infine, caro Head of Mechanics, non avertene a male se leggendo questo Post scoprirai il tuo vero ruolo, d'altra parte sei tu il custode dell'ingrediente segreto, quindi non si possono fare ricette speciali senza il tuo aiuto!


2 commenti:

  1. Lavorare per Cuoca tra le Nuvole è motivo di orgoglio e fonte di soddisfazione. La sua Company è decisimente goal-oriented a soddisfare una clientela sempre più esigente e fatta di un pubblico eterogeneo. I task che la mia boss mi affida sono stimolanti e ogni giornata trascorre fluida producendo sempre al massimo senza mai stancarmi, al fine di raggiungere la mission indicata.
    Cuoca tra le Nuvole è esperta, mai titubante e sempre pronta a riconoscere l'impegno sul campo con il giusto compenso.
    Una sola parola: Grazie, Cuoca tra le Nuvole!

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  2. Non basteranno queste lusinghe per farmi dimenticare l'incidente delle tortine strabordanti! Intanto grattuggia l'arancia... poi vedremo! :-)

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